Solitamente riceviamo e pubblichiamo i comunicati stampa senza commenti. Ma questo che segue è frutto di una tripla testimonianza di governatori coraggiosi e indignati per la “faccia di bronzo” che dimostrano di avere i “giubilanti” di via Steccuto
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FIRENZE-ROMA. La lettera del presidente nazionale Giandomenico Giani è inviata (scarica) a tutte le Misericordie d’Italia e inizia con un confidenziale Cari Amici come si richiede per una speciale attenzione, estranea alle corrispondenze formali e di circostanza.
La lettera è doppia faccia, anzi tripla: si richiamano la Fede e la Preghiera, si parla dell’evento del Giubileo e poi, si conclude con un codice Iban per una raccolta fondi da destinarsi sulla sede di Betlemme.
Quella di Betlemme è una sede che ha un suo dossier dedicato da numerose missive di confratelli indignati, per il suo decadimento, ma adesso non la possiamo trattare.
La lettera arriva anni dopo l’elezione del Governatore Giani, ma è riferita – non solo a noi cronisti – come proposta dalla Federazione Toscana, che a sua volta è controllata dal volonnello Corsinovi: ci spiegano, alcuni confidenti, che è lui, il grande burattinaio che, senza alcun pudore o ritegno, domanda un contributo per la sede di Betlemme.
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Questi i messaggi pervenuti alla redazione che Corsinovi sa bene come fare per leggerli con intestazione e firma elettronica.
MESSAGGIO 1: Alla vergogna non c’è mai fine. Ne abbiamo viste tante in questa Confederazione Nazionale delle Misericordie, ma adesso siamo giunti veramente a un livello inenarrabile. Il buon Presidente Giani, senza alcun rossore invia a tutte le Misericordie d’Italia una richiesta di aiuto economico per la riapertura della Misericordia di Betlemme; ricordiamo che per la stessa, il Presidente Trucchi investì tanti soldi, sottraendoli alle Misericordie italiane. La situazione economica delle Misericordie in Italia è al collasso, non ci sono fondi per pagare le assicurazioni dei volontari, i corsi di formazione e il presidente nazionale, dopo che incassa notevoli somme per le quote associative, chiede aiuto ai poveri governatori. Veramente squallido.
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MESSAGGIO 2: Incredibile: le Misericordie fanno fatica, tante stanno chiudendo e questo cerca fondi per Betlemme, dopo che si fottono una marea di soldi con le quote associative. “Menateli” come al solito! (il “menateli” è una iperbole tesa a descrivere la massima critica sulla notizia, altrimenti qualcuno apre un fascicolo di reato per minacce).
MESSAGGIO 3. Non possiamo dimenticarci degli introiti del 5% sul valore del fatturato delle Misericordie.
PS: Per i colletti bianchi di via Steccuto. Il secondo messaggio, ci lusinga – anche e non poco – riferendosi così chiaramente al fatto che solo il nostro periodico è unico a provvedere alla pubblicazione di lettere, atti e documenti che dimostrano il malaffare contestato da anni nella Confederazione. L’archivio permette una libera consultazione a tutti i lettori.
A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]