misericordes. QUANDO LA FRATELLANZA VINCE SULLA DISTANZA

Estratto dell’avviso del 2017 per il progetto ReSPECT. Fantastico e suadente…

Straordinario il caso delle Fraternite di Piana degli Albanesi  e di San Piero Patti, accomunate in un progetto di sostegno per le persone deboli e bisognose, ma senza rendiconti. Dopo le gravi vicende criminose le cosche calabresi a Isola C.R. è sempre possibile immaginare una gestione dell’assistenza tramite le Onlus e specificamente con le Misericordie? Si possono fare delle domande?

PALERMO —MESSINA —FIRENZE. Il nome è davvero intrigante: Respect, ovvero “rispetto”, cioè quello che ricerchiamo noi giornalisti (cani da guardia) quando chiediamo le interviste, puntualmente negate.

Ruzzolando in rete, abbiamo trovato infatti che le due Misericordie di Piana degli albanesi e di San Piero a Patti (sito off line), hanno promosso un progetto di sicuro rilievo umanitario e spessore umanistico (leggetèvi la scheda Mod D e capirete!) il “Respect.

Le due associazioni di volontariato – che sono riunite dentro alla Conferenza siciliana e alla Confederazione nazionale di Firenze— avrebbero intercettato circa 450 mila euro dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali e spesi in opere di bene, in 18 mesi, per “progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del D. Lgs del 3 Luglio 2017, n. 117” (perdonatèci il burocratese, non l’abbiamo inserito noi!).

Un notabile ex Presidente, ci spiega che 450 mila euro non fanno effetto come dire 900 milioni di vecchie lire: tanta roba osserva lui. Peccato che di questa bella storia di solidarietà non abbiamo dato pubblicità di un bilancio di rendiconto e che nei siti non siano resi noti i consigli direttivi, ovvero i nomi dei dirigenti e responsabili.

Il politico dem Gianni Salvadori avrebbe provveduto a coordinare via Steccuto con il Ministero.  È vero che è felicemente coniugato con una notabile dirigente della Confederazione nazionale?

Siamo rimasti molto colpiti da una tale concessione di risorse da parte del Ministero delle Politiche sociali e anche dal fatto che tale distinto progetto appaia ancora on-line, gestito in tandem da fraternite siciliane che, peraltro, sono distanti oltre 200 km e con quasi tre ore di strada è forse questo il bacino di ricaduta di queste ingenti risorse?

Sul punto non possiamo che osservare come la fratellanza, quella vera, superi qualunque distanza in nome dell’unica vocazione all’amicizia sincera e la solidarietà che accomuna i tanti nella assistenza dei più bisognosi e dunque, siamo felici di questa egregia ed encomiabile esperienza di autentica Misericordia (che c’azzecca bene, proprio in senso ontologico, direbbe Di Pietro!).

La trasparenza è un lusso alla Mise di Piana: l’immagine di due volontari, riempie la pagina delle comunicazioni esterne e dell’organigramma: nessuno sa chi sono.

Dopo le criminose vicende di Isola Capo Rizzuto, dove le cosche della ‘ndrangheta si sono intascate oltre 30 milioni di euro, viene spontaneo chiedersi se è sempre una cosa buona e giusta (o meglio: appropriata e opportuna) quella di fare erogare gli stanziamenti economici per le fasce deboli assistite, tramite le associazioni Onlus, di qualunque squadra o colore siano, presenti sul territorio. Vogliamo dunque dimostrare la massima correttezza metodologica del consorzio umanitario/umanistico delle due fraternite sicule e vogliamo convincerci, oltre a ogni ragionevole dubbio, che così è, e che, altrimenti non può essere.

Dunque proviamo a ragionare sui fatti, per i quali, ci scapperebbe qualche domanda; ma prima di ricevere un bel “vaffa” come successe con Santino pochi giorni fa, questa volta proviamo a proporre le nostre richieste in chiaro sugli schermi, alle quali faremmo meglio seguire un’intervista magari congiunta dei due Governatori, collegati in videoconferenza.

Che ne dite, la proporremo a Settembre, magari con il nazionale Trucchi (…sarebbe il toppe).

Queste le domande che sgorgano e in modo non esaustivo:

Santi, puoi intercedere con l’Innominabile per farci avere l’organigramma della fraternita di Piana?

1) Quali sono le attività che accomunano le due fraternite di volontariato così distanti geograficamente?

Perché delle due Fraternite non è possibile reperire i nomi dei Consiglieri e dei Presidenti, grazie a una semplice interrogazione google? Sapete che la trasparenza è una pratica fattiva che va oltre, alla soddisfazione delle formalità di legge?

2) Le somme ricevute sono state versate in unica soluzione in Toscana si dice “a babbo morto” come sembra nel resoconto della trasparenza cioè 359.424,00 € (incassati il 12/08/2019 Ministero Lavoro Politiche Sociali Avviso 1/2017) o a presentazione di schede dimostrative delle opere svolte?

3) Perché il vostro sito riporta un brogliaccio malamente fotocopiato e sgranato, che ha richiesto di inforcare il binocolo non bastando i normali occhiali da presbite?

E perché manca un auspicabile aggiornamento analitico al compimento del terzo anno del progetto? (Il sito della Fraternita, http://www.misericordiasanpieropatti.org/ manco si apre!)

Andrea Del Bianco, Dg della Confederazione nel 2017, dette impulso alla pratica di avviso del Ministero?

4) Vero che è il magnifico finanziamento è stato coordinato e sostenuto al Ministero dall’ex Assessore (regione Toscana), il piddìno Gianni Salvadori e assistito su proposta del potente ex Dg Andrea Del Bianco (ora in ombra, ma sempre operativo?)

5) Delle somme incassate, sono state pagate parcelle a professionisti ingaggiati per la consulenza di istruttoria del progetto o avete fatto “tutto in casa”, avvalendovi di professionisti volontari, ancorché siano questi, delle figure fantasma nel mondo del volontariato?

Esiste un organo di revisione dei conti? Chi lo ha nominato?

Maschera della nostra redazione: è inutile minacciare, tanto la gente, alla fine, parla.

6) La Confederazione nazionale di via Steccuto ha chiesto qualche “contribuzione” proporzionale alle somme effettivamente erogate, come avveniva a Isola Capo Rizzuto nel famigerato Cara (ci sembra che incassava 2,5/capo € per ogni giorno di ospitalità) o no?

7) A un anno dalla liquidazione del contributo avete registrato qualche episodio di malagestio riconducibile a dei tentativi di abuso?

Avete per caso nominato una commissione di garanzia con funzioni di revisione dei conti e qualificazione delle uscite? Ci date i loro nomi?

Al Ministero, avete spedito i rendiconti, o glieli porta Gianni Salvadori brevi manu?

8) Le fraternite di Patti e Piana, così consorziate nell’operazione hanno trattenuto delle somme per il rimborso di spese effettivamente sostenute dalla gestione del progetto? A quanto ammontano in caso positivo?

9) Le due fraternite, hanno dunque redatto un protocollo convenzionale per l’erogazione delle risorse in modo da selezionare delle priorità d’intervento selezionando caratteri di categoria sociale e merito?

Esistono dei massimali di valore di un contributo? Di quale entità?

10) Il Ministero ha richiesto un resoconto a tre anni dall’avviso e un anno esatto della erogazione del fondo di quasi 360 mila pagati per il progetto? Chi è il referente presso il Ministero che segue la pratica di progetto con avviso del 2017?

Siamo sicuri che, i due Governatori vorranno dimostrare con la loro buona volontà di dare piena risposta alle richieste in modo chiaro e trasparente, facendo così brillare di gioia (per la commozione, cosa avete pensato…) gli occhi dei generalissimi di via dello Steccuto.

Noi saremo pronti a pubblicare eventuali repliche, rettifiche o smentite, ma anche l’intervista che ci vorranno concedere a Settembre, quando l’uva matura…..

Alessandro Romiti 

[alessandroromiti@linealibera.it])

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