misericordes resilienti. TRUCCHI DIMESSO, BELLINI TRAGHETTATORE. E ADESSO?

La confederazione delle Misericordie

Con una struggente lettera del vice Presidente nazionale Ugo Bellini, il Movimento dei misericordes vorrebbe essere portato verso una fantastica “assemblea nazionale” per la votazione degli organi. Ma la lettera ci impegna in alcune considerazioni tecniche, ovvero critiche, anche sollecitate dal neo presidente

FIRENZE. La palla al piede ce l’ha messa il traghettatore, vice presidente Ugo Bellini, essendo stato lui a chiedere la nostra “attenzione critica” che non è priva dello “spirito di fraternità che deve contraddistinguere la grande famiglia delle Misericordie”: noi non possiamo fregiarci dell’appellativo di confratelli, ma siamo oltre, per l’attuazione delle disposizioni dell’articolo 21 della Costituzione.

Lettera al movimento 1

Il momento delle dimissioni di Roberto Trucchi era nell’aria da tempo (ne avevamo avuto ipotesi poi smentita, ma è con il tempo che maturano le sorbe) e la cronaca degli ultimi tempi è stata una sequela di contestazioni e proteste all’interno e all’esterno del Consiglio nazionale, con il crescente aumento di consiglieri dimissionari, sull’onda delle lettere di protesta di altri, anche discriminati e accusati di tradimenti cesariani.

lettera al movimento 2

Bellini precisa che “per la sua indole, tende sempre a mantenere, a ricercare il dialogo nei rapporti con tutti” (dunque, anche con noi?) e che “il Movimento ha oggi estremo bisogno di condivisione, trasparenza e responsabilità”.

Sante parole: cos’altro serve se non queste solenni cose che richiamano principi di correttezza morale fondamentale per qualunque base consociativa.

Questo il testo del documento/appello:

Ugo Bellini il traghettatore

Carissimi,
vi scrivo – e non senza emozione, credetemi – in qualità di Vice Presidente chiamato a svolgere le funzioni temporanee di Presidente Nazionale del Movimento.
Come annunciato all’ultima Assemblea, sabato scorso 9 gennaio il confratello Roberto Trucchi ha formalizzato le sue dimissioni dal ruolo di Presidente; e la stessa cosa hanno fatto gli altri componenti il Consiglio di Presidenza. 

Il nostro Statuto dice che alle dimissioni del Presidente succede il Vicepresidente. Ho meditato a lungo in questi giorni — consultando anche molti amici e confratelli —  su cosa fare. Ho deciso di accettare questo mandato, unicamente come segno di responsabilità verso il Movimento. E con un solo, prioritario obbiettivo: garantire il prima possibile lo svolgimento dell’Assemblea Nazionale per il rinnovo degli organi.
Sabato il Consiglio Nazionale ha già provveduto alla nomina della Commissione Verifica Poteri e della Commissione Elettorale, primo passo indispensabile per andare alle elezioni. E nelle prossime ore convocherò nuovamente il Consiglio per fissare definitivamente la data dell’Assemblea elettiva, che dovrà necessariamente svolgersi entro la prossima primavera in presenza fisica e non on-line.
Al Consiglio Nazionale proporrò anche la nomina di un nuovo Consiglio di Presidenza primariamente orientato a questo obbiettivo e quindi assolutamente consapevole della propria provvisorietà e temporaneità.

Un “governo” totalmente nuovo, non solo nei componenti ma anche nelle funzioni e nelle modalità: la mia indole – chi mi conosce lo sa bene – tende sempre a mantenere, a ricercare il dialogo nei rapporti con tutti, anche quelli con cui “litigo”.

Lo farò a maggior ragione questa volta, nella convinzione che il nostro Movimento ha oggi estremo bisogno di condivisione, trasparenza e responsabilità.
In questo impegno mi rincuora sapere di poter contare sulla presenza attiva del nostro Correttore Nazionale, monsignor Franco Agostinelli: mai come ora sarà importante il suo ruolo nel cum-regere insieme a me
questo delicato momento. Lo ringrazio fin d’ora per quanto potrà fare.
Ma chiedo anche a tutti voi, dirigenti del Movimento ai vari livelli, confratelli e consorelle, di non far mancare alla Confederazione il vostro affetto, la vostra comprensione, anche la vostra attenzione critica; sempre con lo spirito di fraternità che deve contraddistinguere la grande famiglia delle Misericordie. 

Desidero inoltre ringraziare il Presidente uscente Roberto Trucchi e tutti i componenti il Consiglio di Presidenza per quanto condiviso in questi anni. Per tutto questo, Iddio ne renderà merito. 

Il Presidente f.f  Ugo Bellini

Ma non sono forse le stesse cose che molti governatori hanno contestato e protestato perché mancanti in modo anche rigoroso, indicando gravi vicende di malagestio del movimento che sono state riportate da questi schermi? Evitiamo di enunciarle, ma se utile, possiamo fare un riepilogo, iniziando a riportate la lunga nota di violazioni statutarie che ci hanno riferito e documentato.

La lettera la proponiamo per esteso e in due parti e ci chiediamo: se l’appello è stato fatto per la necessità di una condivisione, trasparenza e responsabilità, ciò sottintende forse che il precedente board, non li assicurava?

Possiamo permetterci di cogliere questa clamorosa excusatio manifesta, o forse commettiamo – a noi giornalisti piace e dobbiamo “criticare” Ugo, perdonàci – un gesto che sarà giudicato dileggiatorio?

Inoltre, considerato che l’intento sarebbe di fare una Assemblea nazionale “entro la prossima primavera, in presenza fisica e non on-line”, lo sa il presidente traghettatore che le misure di contrasto al Covid prevedono un periodo di emergenza che arriverà molto probabilmente tutto il mese di Luglio?

Un’assemblea nazionale con 800 governatori è un bel assembramento di persone, non trovate?

Ci piace leggere che Bellini è rincuorato dal sapere di poter contare sulla presenza attiva del nostro Correttore Nazionale, monsignor Franco Agostinelli”. Bene, anche noi siamo contenti della presenza del Super Correttore, ma dunque perché non si riavvolge il nastro e si torna al momento in cui una delegazione di governatori e volontari, ebbero a chiedere un colloquio per alcuni chiarimenti, poi negato da S. E.?

Memento Audere Semper: noi, ci riproveremo.

Ps: ma è vero che prima della chiusura del Consiglio, è stata fatta l’assunzione a tempo indeterminato di un’altra dipendente, evidentemente più “uguale” di tanti altri?

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

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