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FIRENZE. Anche noi vogliamo ringraziare a plaudire la categoria dei volontari delle Misericordie – e delle altre OdV tutte – che hanno assicurato i servizi di emergenza e assistenza permettendo il superamento dell’emergenza Covid.
Ognuno di noi ha chiara la funzione di assistenza tenuta dalle organizzazioni di volontariato nella gestione dei tamponi e delle inoculazioni dei vaccini. Quindi siamo quì a dare il sincero riconoscimento per lo spirito di abnegazione che i volontari tutti hanno dimostrato nel garantire tali fondamentali servizi.
Questa premessa è fondamentale, per evitare che qualche colletto bianco (ne abbiamo incontrati a decine, come sanno bene i lettori) tenti la mistificazione ipnotica sulla critica al “sistema organizzato” in Rete (o se preferite Confederazione nazionale) che abbiamo sempre fatto, ma mai, sui volontari delle numerose Confraternite, che troverebbe terreno facile nel far prosperare l’equivoco spostando lo sguardo dalla luna al dito, tentando di rigettare la critica dei fatti gestionali (in un ambito associativo di indubbia rilevanza pubblica per i finanziamenti pubblici ricevuti), che hanno avuto clamore nazionale e proporzionale reticenza dei correttori morali e, oggi è dimostrato, anche del Vaticano.
Ci provò il presidentissimo Corrado Artioli della Misericordia di Agliana quando, nel 2013, vide scoperchiare su questi schermi la molto insabbiata vicenda dell’onerosa lite con i tecnici Mangoni Enrico/Piergino e Turelli Lido caricata da cospicue spese legali, mai giustificate in bilancio per le spese di lite e i raddoppi dei costi di progettazione e ignorate dal giudice di prime cure. Artioli, non sapeva che in redazione c’erano gli atti che dimostravano l’esattezza delle nostre denunce sulle accuse di “controllo familistico” pervenute dal past president Attilio Barontini, nientepopòdimeno che dal direttore dell’Arciconfraternita di Pistoia Riccardo Fantacci e il notevole coordinatore del 118 Alessandro Vannucchi.
L’incresciosa vicenda, venne portata all’attenzione dell’allora presidente Trucchi, che preferì mandarla a “cantucci e vino”, proponendo delle motivazioni ridicole che però oggi, sono bene inquadrate in una logica di sistema di governo a “doppio filo”. Una specie di sursum corda alla rovescia che, come hanno dimostrato gli atti disseppelliti dalle nostre corrispondenze, avrebbe stritolato più di una Confraternita, svergognandole per numerosi casi di malagestione.
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Oggi, c’appare nel video del Tg della Toscana il Presidente Giandomenico Giani intervistato sulle attività delle sue Misericordie che dice – reggétevi forte – che “tutto va bene e che il sostegno dei volontari è encomiabile verso i deboli e gli anziani…” e via discorrendo.
Cosa potevamo aspettarci? L’annuncio di qualche iniziativa di rivalsa per risarcimenti da portare a carico del pregresso Consiglio? Qualche azione disciplinare contro chi ha omesso i controlli per anni? La critica alle reiterate architetture finanziarie che, per lunghi periodi, hanno visto la Confederazione esposta a incomprensibili “partite di giro” di cordate interne (la ricordate la vicenda Millennium?)
Ma dunque, quando, come e dove, il Giani – che è stato ricordato per essere un comandante delle truppe vaticane inflessibile e rigoroso – aprirà i fascicoli sulle denunce di irregolarità fatte dall’Avvocato Angela Caprio e Angelo Cuzzola? Ma le ha lette i nostri miliardi di bit o forse gli dobbiamo fare un riepilogo. Che dici Giandomenico?
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Ci sei? Dacci un segnale e soprattutto, non stare a sentire le dichiarazioni del Corsinovi e del Sanchini che si lamentarono per il nostro “dileggiamento” (diversamente era il Consiglio nazionale, che si era reso ridicolo con i suoi atti e soprattutto negandosi alla nostre richieste di chiarimento e numerose domande).
Intanto vi proponiamo il primo intervento pubblico del neo presidente, che potrete aprire nel link in margine, nel quale troviamo – con sincero sbalordimento della redazione tutta – delle argomentazioni che ci accomunano.
Qui l’intervento inaugurale del neo presidente toscano Giani: leggétevelo è interessante.
Ps1: Ci ha colpito il periodo che segue: “Idealmente saluto e ringrazio vivamente chi mi ha preceduto nel servizio di Presidente Nazionale, un servizio che solo gli straordinari disegni della Provvidenza e di chi si è fatto suo strumento ha potuto permettere.” Ma che siamo proprio sicuri che i suddetti abbiano operato negli “straordinari disegni della Provvidenza” quando il Cara di Isola C.R. era in mano alle cosche ‘ndrine e i colletti bianchi di via dello Steccuto non avevano il controllo delle frodi che hanno portato alla condanna di una quarantina di soggetti, i vertici e il Correttore Scordio?
Ps2: Le doti che ci accomunano con il Giani sono quella da lui citate: “Lealtà (alla mission del giornalista, ndr). Fedeltà (alla pubblica opinione, ndr). Riservatezza (sulle fonti, ndr). Coesione (al gruppo dei redattori, ndr). Coraggio (a fronte delle minacce di querele bavaglio, ndr). Discernimento ed onestà delle proprie idee e dei propri convincimenti (anche per noi, ma in rispetto all’articolo 21 della Costituzione, ndr). Parresia. (questa, per noi è una vera droga e la metteremmo al primo posto! ndr)”
Ps3: Dice Giani “Ho rivisitato la storia delle Misericordie d’Italia … Ho valutato il cammino compiuto nei secoli.” (Ti consigliamo di vedere meglio anche gli ultimi due lustri, nei quali ci sono disseminate delle brutte pagine di cronaca: le vogliamo dimenticare in nome di una “coesione” o le vogliamo protestare?
Ps4: In Confederazione potranno ringraziare il presidentissimo Corrado Artioli e la neo Consigliera Ilaria Signori se questo giornale si è occupato di numerose inchieste sulle Misericordie, arrivando ai “colletti bianchi” che a Firenze ne hanno combinate di tutti i colori. Se non c’era il caso di Agliana, come avremmo mai immaginato…?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]