misericordes. UNA LETTERA SCARLATTA SPEDITA A UN VOLONTARIO (ASSAI BISLACCA E RIDICOLA)

Ne sono pervenute molte di lettere in redazione relative alle vicende dei misericordiosi, ma questa è davvero incredibile per come viziata e illogica e farcita di omertosi silenzi. Ridicoli!

Luca Papeschi non usa la carta intestata, ma timbra la lettera e scrive in nome e per conto del Magistrato: certo, è il Proposto!

LUCCA.  Il Proposto Papeschi commina un anno di sospensione a un volontario che, non viene nemmeno convocato per un mini processo, magari in direttissima e in semplice auto difesa dello sfortunato volontario, oggi indignato.

La lettera è farcita di formalismi quale il più retorico “Ella” e non manca della prosopopea del dirigista/presidente del Magistrato (altro nome ampolloso) che si auto-referenzia con una comunicazione semplicemente arrogante e spregiudicata, ovvero temeraria.

Il/la componente del Magistrato che ci ha contattati, ci dice che, ha seguito la nostra interessante inchiesta sul Dg Sergio Mura e che non ha più pazienza per queste buffonate: l*i è un* che non c’ha la faccia come il c***. Ci tiene insomma alla faccia!

Le ridicola lettera di taglio latamente mafioso con quintali di pregiudizi, omertose omissioni ed errori logico deduttivi

Ci dice inoltre che il Magistrato è spesso parzialmente rappresentato e dunque pone dei dubbi sulla effettiva condivisione della lettera che si presenta, opportunamente censurata sul nome.

Nel documento, firmato con tanto di timbro della segreteria generale e protocollo 594 del 4/9/24, il Proposto firma ovviamente per il Magistrato: complimenti, bravo bis.

C’era bisogno di specificarlo? Sì, per darsi autorevolezza che, evidentemente, sa di supplire non avendola: what else?.

Il Papeschi, procede nella sua insinuazione di contestazione dei comportamenti immorali del volontario che, se avesse davvero commesso (ci sembra di capire violenze sessuali?), avrebbero titolo per essere portati all’attenzione dell’Autorità della Procura della Repubblica, non certo ai Probiviri!

Infatti Papeschi, illustra meglio il pasticcio nella contorta proposizione che proponiamo pedissequa: “ove confermati [1], potrebbero avere rilevanza penale [2] e che, in ogni caso [3], sono incompatibili con i principi dell’Arciconfraternita [4]”.

Non possiamo resistere e facciamo una rapida esegesi sulle strampalate deduzioni del governatore che ci sorprende davvero:

[1]: chi sarebbe costui che dovrebbe “confermarli”? Forse il Papeschi allude allo Spirito Santo, unica entità ubiquitaria e che comprende l’unica Giustizia immaginabile cioè, quella ultraterrena?

[2]: infatti, quel “potrebbero avere rilevanza penale” è una predicazione di sola facciata e mera circostanza. Ce l’hanno o non ce l’hanno questa rilevanza? Perché il dubitativo? È stata sporta una querela sui fatti dei solo asseriti reati? E come ha fatto il Magistrato a “classificare” l’esecuzione di tale azione criminosa, nemmeno accennata in sintesi? E se poi, non ci sarà alcuna querela e di conseguenza alcuna azione giudiziaria? Il Magistrato chiederà scusa per avere gettato nel pubblico ludibrio e ostracismo generalizzato il nostro povero volontario? Tutto questo non ha una sapore profondamente omertoso (e dunque mafioso)?

E il Direttore Generale sapeva niente della frittata cucinata nel Settembre del 2024? Che ne pensava?

[3]: Quindi anche nel caso di una mancata denuncia all’Autorità Giudiziaria? E chi sarebbe il Giudice in subentro al Tribunale?

Don Lucio Malanca (che ci dicono nemmeno va più ai consigli del Magistrato?). Il consiglio dei Probiviri, magari coordinati dal Presidente delle Misericordie Toscane colonnello Corsinovi?

[4]: Quando si grida ai “principi dell’Arciconfraternita” si dovrebbe prima riflettere e chiedersi quali sono essi? Fatevi un giro sul profilo facebook de “La vecchia guardia” per capire il quadro generale che parte da via Steccuto ci pare chiaro.

L’archivio di redazione è pieno di lettere e documenti di malpancisti che denunciano gravi irregolarità che vanno dalle evasioni contributive, alle purghe staliniane (come ci sembra quella del caso presentato), alle iniziative speculative come ci sono apparse quelle della Opere di Misericordia srl, alle mancate interviste di Gabriele Brunini o alle incresciose vicende della Millennium srl. L’omertà fatta regola costante!

Insomma, il Magistrato non faceva meglio a evitare questa ridicola purga politica con retrogusto amaro e generale sputtanamento della OdV?

Come finirà questa storia è difficile da immaginare…ma la seguiremo.

AR                                       

[alessandroromiti@linealibera.info]

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