misericordia commissariata. LA CONFRATERNITA DI OSTE: «ATTO DI FORZA E TENTATO GOLPE»

VOLONTARIMISE
Misericordia. Alcuni volontari in servizio a Oste

MONTEMURLO-PRATO. Nella giornata di martedì 16 agosto, una decina di emissari della Misericordia di Prato è entrata di forza nella sede della sezione della Misericordia di Oste, posta in via Scarpettini 362 nel paese di Oste.

Hanno tentato di buttare fuori i volontari che in quel momento stavano regolarmente facendo servizio dicendo che la sezione era stata commissariata, decadendo così il Consiglio Direttivo e il Presidente e, che un commissario nominato dal Magistrato di Prato ne e avrebbe assunto la direzione.

I volontari si sono rifiutati di lasciare la sede e hanno immediatamente avvertito i carabinieri che si sono precipitati sul posto. Dopo ore di dialogo gli uomini mandati dalla Misericordia di Prato se ne sono andati, non essendo riusciti nell’intento. Fuori dell’immobile erano presenti giornalisti e televisione che, si è saputo poi, erano arrivati contemporaneamente con i rappresentanti di Prato, assieme a un fabbro pronto per forzare le porte.

L’atto coercitivo con il quale la Misericordia di Prato ha tentato un golpe nella sezione di Oste, è solo l’ultimo di una serie innumerevole di atti di forza compiuti nei confronti della Misericordia di Oste.

I fatti più rilevanti relativi a tale comportamento, risalgono al mese di gennaio di quest’anno. La Misericordia di Prato aveva deciso autonomamente, senza neppure informare la sezione ostigiana, di vendere una cospicua parte della nuova sede.

Misericordia di Oste
La Misericordia di Oste

Il Consiglio Direttivo di Oste, casualmente informato, ne chiese conferma a Prato ricevendo come risposta che non vi era nessuna trattativa in corso e che la questione non era neppure all’ordine del giorno.

In realtà, il magistrato di Prato (l’organo direttivo della confraternita pratese) aveva già dato mandato a un geometra per una stima della parte di immobile di interesse per l’acquirente.

A seguito di svariate richieste da parte di Oste di un incontro chiarificatore seguirono, da parte della Misericordia di Prato, mesi di mancate risposte ai numerosi tentativi di dialogo.

Nel mese di marzo la Misericordia di Prato votò il commissariamento di Oste per sei voti a favore contro cinque contrari, tra i quali quelli dell’ex proposto che giudicava troppo forte tale atto. Nella stessa riunione di magistrato si tentò di votare anche per la vendita della nuova sede: tentativo scongiurato dal proposto che giudicò tale proposta “non all’ordine del giorno”.

Il commissariamento, poi, non fu comunicato perché la sezione, avvisata tempestivamente da chi, allora, faceva parte del magistrato, procedette con un atto di accertamento di proprietà affinché un giudice potesse decidere circa la proprietà dell’immobile.

Da notare il fatto che, nonostante la Misericordia di Prato risulti sulla carta proprietaria dell’immobile, la Misericordia di Oste ha costruito la sede attraverso le donazioni dei compaesani e i servizi sanitari che essa svolge da oltre 35 anni.

Da notarsi anche il fatto che la sezione di Oste non ha mai manifestato la volontà di staccarsi dalla Arciconfraternita della Misericordia di Prato ma che ha sempre tentato il dialogo con essa, nonostante gli evidenti tentativi di delegittimazione.

Il 26 luglio 2016 si era tenuta la prima udienza in tribunale nella quale il giudice aveva invitato le parti a trovare un accordo aiutati da un “terzo soggetto” estraneo alle parti stesse. È certo che l’atto di forza di martedì 16 agosto non potrà far altro che peggiorare i rapporti già tesi.

[misericordia oste]

Leggi anche: https://www.linealibera.it/associazioni-commissariata-la-misericordia-di-oste/

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