MISERICORDIA DI OSTE ANCORA SOTTO COMMISSARIO, DOPO 6 ANNI E MEZZO. MA CHE SUCCEDE?

Una coppia di volontari decide di risvegliare il “vulcano sopito di Oste”, dove la locale Confraternita commissariata nel 2016 è ancora lì, sotto il tallone della Misericordia pratese. Ma che succede, se la sono dimenticata?

Misericordia di Oste, ancora commissariata dopo quasi 7 anni!

MONTEMURLO — PRATO. Sulle incresciose vicende della Misericordia di Oste, siamo stati applicati fin dal ferragosto del 2016, giorno in cui il Presidente Bartoletti si rinchiuse con una pugno di garibaldini e tanto coraggio, all’interno delle sede per respingere il commissario del Corsinovi, il versiliese Iacolare.

Dopo anni di servizi e anche lettere cardinalizie (morte nel cestino) che però hanno permesso a migliaia di volontari di conoscere i numerosi episodi di malagestio della Confederazione nazionale (potete fare una ricerca partendo dalle violazioni delle regole di statuto per passare alle prevaricazioni dei consiglieri illuminati che chiedevano legalità e democrazia interna) ci eravamo dimenticati dell’incresciosa ma eloquente vicenda di Oste.

Gianluca Mannelli, Governatore di Prato, e dunque, controllante di Oste, da oltre 6 anni. Perchè così tanto?

Alberto Corsinovi, risponderà alla serie di nuove domande?

Un paio di gole profonde, turbate dall’inerzia della Arciconfraternita pratese (o meglio dire, dall’oblìo?) e una certa resipiscenza dei fatti conosciuti – il tempo si sa, è galantuomo ci spiegano che l’inchiesta e le critiche del nostro giornale erano corrette e ci aggiornano, per togliersi dei mattoni dalle scarpe.

Il Vescovo Fausto, riconobbe Oste, nominò il Correttore Don Simone e poi è stato buggerato dall’Arciconfraternita pratese: niente Consiglio Direttivo democratico.

A Oste, ci spiegano, si potrà oggi affermare che c’è stato un sopruso con un commissariamento che – anche se formalmente corretto in punta di diritto – verteva su basi non sufficienti e congruenti come scritto anche nella udienza di appello. 

Il commissariamento è stato dunque un gesto di esproprio coatto, con una lite fratricida, incomprensibile e sofferto per la sua natura vessatoria, così vissuta da molti volontari.

Il nuovo Presidente Confederale, non doveva cambiare la direzione del movimento? Quando, dove e come? Ancora aspettiamo.

Dopo 6 anni e mezzo, ancora vige il direttorio di due membri del Magistrato di Prato, confidenti e anche dipendenti: come mai la gestione non è stata già affidata a un Consiglio direttivo democraticamente eletto e correttamente insediato? Questa condizione, ci spiegano non è una banale anomalia, dimostrando bene come, all’interno dell’Arciconfraternita, ci sono delle guerre intestine pronte a esplodere al momento delle elezioni del nuovo Consiglio ostigiano.

Tra le altre faccende, le posizioni non possono essere abbandonate oggi, fino a che non sarà rieletto il nuovo Magistrato pratese, appunto prossimo alla scadenza.

Le “gole profonde” anche nostri attenti lettori, ci spiegano che Oste è la cartina di tornasole dimostrativa della gestione più indemocratica e lottizzata del Movimento nazionale.

La Confederazione ha sciolto il commissariamento sulla Misericordia di Rifredi, dove è stata commessa la massima delle ingiustizie denunciando il governatore per un ammanco da 600 mila euro in venti anni di esercizi: una prassi diffusa ovunque, per come vengono usati fondi neri per la rifusioni di spese, sicuramente improprie, ma fatte ai volontari incaricati di servizi extra.

Il fu Governatore Daniele Bartoletti, più che “corrotto”, ci sembra un perseguitato: smentiteci rispondendo alle domande proposte.

Insomma una falla diffusa, che sarebbe stata contestata anche a Oste, per il solo motivo di perseguitare il fu governatore ostigiano Daniele Bartoletti, passato – a nostro parere ingiustamente – al capestro dei corrotti.

Già i “corrotti”: a Oste, il colonnello Corsinovi, non ebbe timore a contestare, anche al Vescovo Fausto, di essere colui che sosteneva i “corrotti”, semplicemente perché nominò – come era sua competenza – Don Simone Amidei quale Correttore morale della Confraternita.

Oste è nella Diocesi di Pistoia, per chi lo avesse dimenticato. Ma il neo Correttore morale e il Vescovo di Prato che dicono? Va tutto bene così?

Ricordiamo, appunto, la riconciliazione Misericordia Prato e Diocesi pistoiese, benedetta con una messa dal Vescovo pistoiese Tardelli che però è stato buggerato anche questa volta dalla coppia Gianluca Mannelli – Alberto Corsinovi, senza la elezione del Consiglio direttivo ostigiano.

Insomma, formuliamo delle domande a hoc alla Arciconfraternita pratese e al Presidente nazionale Gian Domenico Giani sapendo che – non ci siamo illusi saranno destinate al dimenticatoio ma che, forse, permetteranno a qualcuno di aprire gli occhi sulle diffuse irregolarità e malagestioni che continuano invariate in un Movimento di volontariato che, per la sua stessa natura, dovrebbe appartenere davvero ai volontari e non certo a un sodalizio di referenti di cordate o interessati.

Vorremo sapere:

1) Come è possibile che a Oste sussista sempre il “commissariamento” dall’Agosto 2016? (ci risulterebbe che a oggi non è stato eletto il nuovo consiglio per tenere buoni gli ostigiani e sembra che la bollente questione, verrà presa in esame post elezione magistrato pratese).

2) È vero che l’avvio delle procedure di elezione di un consiglio direttivo “democraticamente eletto”, darebbe impulso a una guerra intestina tra i volontari e i due commissari pratesi?

3) Che ne è stato del patrimonio immobiliare di Oste? È rimasto il medesimo di quello ex-ante il commissariamento o avete venduto degli immobili?

4) È vero che c’è un’azione civile contro il fu governatore Daniele Bartoletti per l’ipotesi di abuso e frode, mentre le stesse problematiche sussistono alla Arciconfraternita pratese e certamente di Rifredi che non è più commissariata da circa un anno? Tutto questo in contrasto con la mission di un ente di volontariato, ricordandoci l’intervento di Eugenio Giani, che denunciò l’affaire “Misericordie = Aziende”, che ha dimostrato per larga parte di avere pienamente ragione?

5) Da quanto tempo l’argomento “Misericordia di Oste” non è posto all’indice del giorno del Consiglio Nazionale? È possibile che il nuovo Presidente nazionale Giani, non abbia registrato questi episodi di lacerazione del Movimento, con le inevitabili emorragie di volontari, danno di immagine e riduzione delle motivazioni all’attività dei volontari?

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

 

Print Friendly, PDF & Email