misericordia oste. OMOLOGATO IL COMMISSARIAMENTO DI PRATO

 

Misericordia di Oste ancora in mezzo al guado?

OSTE-PRATO. A distanza di quasi un anno dall’improvvisato Commissariamento della sezione della Misericordia di Oste, il Tribunale di Prato interviene oggi con una ulteriore sentenza collegiale (Giudice relatore Dott.ssa Raffaella Brogi) che non accoglie il rigetto del commissariamento disposto dall’Arciconfraternita di Prato nell’agosto 2016. I lettori ricorderanno che il Tribunale di Prato aveva stabilito che il commissariamento non aveva motivo di essere applicato e su tale provvedimento, l’Arciconfraternita di Prato provvide all’appello.

Sbigottimento tra i volontari della sezione di Oste che vedono così oltraggiate le loro intenzioni a far sì che la sezione di Oste potesse essere condotta in modo autonomo, con la buona gestione e trasparenza che l’ha contraddistinta in questi anni, sotto la guida del Presidente Daniele Bartoletti.

Bartoletti, fortemente amareggiato, rinuncia a rilasciare qualunque dichiarazione, trovandosi in un momento di sconforto, ma ci informa che provvederà a recuperare le necessarie risorse per qualificare insieme all’Avvocato Toccafondi le azioni relative alle successive fasi di giudizio nella causa di merito.

Sull’argomento, abbiamo ampiamente scritto e confermiamo che a nostro vedere l’esame dei bilanci, escluderebbe qualunque malagestio della sezione di Oste: resteremo dunque in attesa del dispositivo della sentenza per la comprensione delle motivazioni sulle quali si fonda il sorprendente pronunciamento del Tribunale.

Nessuna risposta è però pervenuta dal Cardinale Giuseppe Betori che aveva ricevuto tre settimane or sono una lettera di due amareggiati cittadini di Oste che sollecitavano un suo intervento a fronte della posizione diametralmente divaricata dei due Vescovi delle diocesi di competenza alle due associazioni, Monsignor Fausto Tardelli e Franco Agostinelli.

Sarà interessante vedere se la vicenda vedrà l’avvento delel iniziative che sono state riportate dai volontari lo scorso anno e che, giustificherebbero un interessamento del sindaco Lorenzini per l’acquisizione del fabbricato (ex sede) della confraternita per l’organizzazione di un ostello a uso “struttura di accoglienza” di migranti.

[Alessandro Romiti]

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