AGLIANA. Le esequie dell’ex governatore Fernando Barontini sono state molto seguite dalla cittadinanza memore dei suoi servigi di volontariato resi alla popolazione; la cerimonia è stata inoltre officiata dall’ex correttore don Paolo Tofani, don Rodolfo Vettori, don Luca Carlesi (uno di noi) e don Piergino Baronti, parente della vedova Licia.
Sulla biografia del fu governatore storico della Mise non è stato fatto alcun comunicato dall’addetto-stampa Franco Benesperi che sulla pagina Fb dell’Associazione ha riportato uno scarno avviso della perdita dell’ex governatore, di sole quattro righe, specificando il momento e luogo delle esequie.
Alcuni nostri lettori ci riportano però aggiornamenti biografici significanti, smentendo il nostro articolo di ieri: non è vero che non aveva mai espresso delle opinioni, sulla costruzione della nuova sede (fra l’altro, niente affatto esaustiva nelle sue caratterizzazioni funzionali, mancando di una cappella e delle rimesse per i carri funebri, da sempre parcheggiati nella inadeguata sede di via Matteotti): a lui, ci riportano, non piaceva l’indirizzo indotto dal nuovo organigramma con una holding “trina”: Fondazione/Misericordia/Unimise srl.
Fernando era un uomo d’altri tempi: preferiva l’economia della “bottega” che non l’economia della “finanza” e, specificamente, detestava chi vendeva prodotti finanziari fasulli e chi lasciava i genitori abbandonati negli ospizi.
Alle esequie è stato visto il successore storico Attilio Barontini (subentrato nel 1995) con l’avv. Ilaria Signori e Antonio Morosi, figura preminente nel Cd degli anni rampanti (2002-10) che hanno visto il nuovo riassetto logistico e finanziario dell’associazione, ma ha molto sorpreso l’assenza del presidentissimo Corrado Artioli, davvero strana, resa più evidente dalla mancanza di commenti sulla pagina del suo profilo Fb.
Ma se Tommaso Artioli era presente alle esequie (insieme a Piera Salvi e Giovanni Fiorentino), c’era anche come giornalista o solo come delegato della coppia Artioli-Borri? E per quale motivo il pezzo uscito sul Tirreno il 4 gennaio è venuto a firma del collega Massimo Donati?
Massimo, che è un ottimo cronista e si occupa principalmente di giudiziaria, perché si è disturbato a venire ad Agliana per un evento che, tutto sommato, è abbastanza ordinario?
E Franco Benesperi (subentrato a René Niccolai, che non rispondeva alle domande dei giornalisti) non ha saputo fare un comunicato stampa per rendere un più deferente ricordo di Barontini?
Al nuovo Cd piace il “basso profilo” anche e proprio nel momento del cordoglio dei fondatori?
Alessandro Romiti
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