misteri buffi. PERCHÉ TUTTI CI VOGLIONO SOPPRIMERE?

Diamo troppo fastidio…?

STAMATTINA ci opprime un triste pensiero: la consapevolezza che tutti – e quando diciamo tutti, significa tutti – vorrebbero sopprimerci.

Vorrebbe sopprimerci il Pd, perché gli scopriamo tutti gli altarini di sopra, di sotto, di destra e di sinistra (e soprattutto della Piana del Mont-Ana); vorrebbero sopprimerci, primi fra tutti nel Pd, quegli ex-margheritini che hanno portato la Dc all’interno di un partito che, ai tempi di falce & martello, era monolitico e ora, al contrario, è minato dal tarlo della immunodeficienza acquisita, che impedisce alle sue cellule sane di ragionare e riprodursi per ristabilire la salute; vorrebbero eliminarci certi 5 Stelle, perché diciamo che fra loro vivono e vegetano tanti criptocomunisti; la Lega, vorrebbe eliminarci, perché sa che, comunque vada, le stiamo col fiato sul collo, perché nessuno può comprarci, neppure quel demonio di Vade retro, Salvini!; e anche l’ala maggioritaria di Fratelli d’Italia vorrebbe darci una cancellata con la gomma-pane, perché abbiamo scritto alla Giorgia Meloni per parlare delle difficoltà del partito su Pistoia, ma anche lei, pur simpatica Coccolina, patriota, correttista (propugnatrice del corretto comportamento nei confronti di tutti), si è dimenticata il dovere della cortesia di rispondere, magari anche solo con le solite frasi di circostanza.

Tutti contro a chi è piccolo?

Insomma, ci pare di essere Davide dinanzi a Golia con alle spalle tutto l’esercito dei Filistei armati fino ai denti.

Ma non finisce qui. Neppure l’ala progressista cattolica di Pistoia & Contado, ci sopporta, dato che nel suo essere ibrida (comunista ma credente), quando la richiamiamo alla coerenza perde la pazienza cristiana e s’inquieta, soprattutto se collega all’altare la simbologia della guerra: la bandiera palestinese e quella arcobaleno – e non starò a spiegare perché li ho definiti simboli della guerra; non è affatto il caso di perdere tempo per chi non vuole capire e reputa una vittoria poter essere uscito dalle case del popolo sdoganato e autorizzato a indottrinarsi in chiesa, alla presenza di Dio che tratta Vade retro, Salvini! come Satana stesso.

Stamattina ci opprime un triste pensiero, perché cerchiamo – forse da stupidi «gioranlettisti di merda» (come ci definisce la signora Barbara Dardanelli), di trovare una spiegazione a tutta questa ostilità che incontriamo ogni giorno; e vogliamo fare partecipi i nostri lettori – che non sono pochi e sono i nostri veri ed unici padroni – del nostro modo di ragionare.

Linea Libera non ha un soldo; Linea Libera è scritta e pubblicata da tre o quattro servi della gleba del giornalismo che non guadagnano uno stipendio e neppure un compenso, da quando (2017) E-Cultura,  emanazione della Cassa Edile degli industriali di Pistoia, ci mise sul lastrico chiudendo Linee Future; Linea Libera non fa capo né a partiti, né a sindacati, né alla Chiesa, né al Terzo Settore, succhione di risorse.

Ma Giorgia Meloni non sa scrivere?

Dunque, date queste premesse, perché raccogliamo l’antipatia delle istituzioni e delle associazioni e dei custodi della legalità e della legge, che ci vedono come fumo negli occhi?

E un solo elemento ci è restato in mano come eziologia patologica per spiegare tutto questo.

Correggeteci se sbagliamo, ma non sarà mica perché, in tutta la nostra indigenza e miseria di natura ultraproletaria come quella del popolo russo nel 1917, andiamo a cercare quanti più nervi scoperti riusciamo a trovare in giro? Ma essere fastidiosi da mane a sera nel tentativo di far galleggiare la cacca del malaffare e della scorrettezza che proliferano dalle tasse che ognuno di noi paga, è motivo sufficiente perché tutti i poteri desiderino che Linea Libera muoia?

Non esiste, signori! Non esiste proprio! Non esiste, partiti e forze politiche; non esiste amministratori e Comuni. No, signori del potere economico, Terzi Settori di qualsiasi natura, lobbies di potere più svariate, deputati e senatori e poteri dello stato e Nuntereggae più di qualsivoglia natura

Noi di Linea Libera vogliamo vivere la Costituzione e la vogliamo vivere intera. A pezzi e a brandelli, spregiata e disfatta, la lasciamo a tutti quelli che vorrebbero sopprimerci e ai colleghi che hanno perso la voce o che hanno ormai accettato di non averla affatto!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
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