misteri della legge. SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO: MA LA PSICHIATRIA CHI LA SORVEGLIA?

Meno male che l’ufficio stampa dell’azienda ci assicurava che non avremmo mai avuto una sanità migliore di quella di cui godevamo: parola di Daniela Ponticelli!


 

Pischiatria a Pistoia: sonni tranquilli anche senza Laila

 

Sapete cos’è il dipartimento di salute mentale dell’area pistoiese? È la materializzazione, in carne e ossa, del fallimento generale della legge che soppresse i manicomi negli anni 70 secondo gli studi di Basaglia e Pirella.

Non che non dovessero essere soppressi, per carità. Ma aprire le porte e mettere fuori a forza tutti i pazienti, non è stata certo l’opzione migliore, considerato poi che nessuno ha investito una palanca per dare séguito a un vero servizio sul territorio come si sarebbe dovuto.

Mi è capitato fra mano, per caso, la Relazione tecnica di valutazione del rischio aggressioni relativa, appunto, al dipartimento di salute mentale dell’area pistoiese.

Leggo, però, che si tratta di un documento risalente nel tempo. È del 2013, quando ancora Pistoia faceva Asl 3 per proprio conto e non era nelle mani della Toscana-Centro come oggi, punto di massima decadenza sotto ogni profilo nonostante tutte le fake news distribuite generosamente da una non-giornalista addetta a imbambolare il popolo, la signora Daniela Ponticelli dell’ufficio stampa del PaDrone.

Rischio aggressioni 1

Tempi moderni oggi? No, semplicemente tempi infami. Mi sono messo a spulciare le carte e scopro che – a forza di fare i calcoli astratti che tanto piacciono ai compagni progressisti dell’Asl – quattro sono i parametri di rischio da tenere in considerazione:

  1. Rischio trascurabile – eventi pericolosi (aggressione da parte di pazienti) 1 caso soltanto
  2. Rischio basso – eventi pericolosi (aggressione da parte di pazienti) da 1 a 4 casi
  3. Rischio medio – eventi pericolosi (aggressione da parte di pazienti) da 4 a 8 casi
  4. Rischio alto – eventi pericolosi (aggressione da parte di pazienti) più di 8 casi

A quell’epoca (2013) furono valutate le strutture che vedete nelle tabelle che seguono. E risultò che il rischio aggressioni per il personale SPDC (servizi psichiatrici di diagnosi e cura) di Pistoia (leggi ospedale) era alto per medici, infermieri e Oss, e medio per gli ausiliari.

Rischio aggressioni 2

Per il centro di salute mentale di Pistoia, il rischio alto toccava agli infermieri; il medio ai medici, ai tecnici della riabilitazione, agli assistenti sociali, agli psicologi e agli educatori.

Nella SPDC (servizi psichiatrici di diagnosi e cura)  della Valdinievole (leggi ospedale di Pescia) rischio medio per medici e ausiliari, e alto invece per infermieri e Oss.

Una specie di tragedia, però, per i centri di salute mentale della Valdinievole, con marcati rischi per tutto il personale.

C’è da sottolineare che in Valdinievole si sono registrati anche episodi di aggressione feroci con morti e un infermiere rimasto cieco da un occhio.

E in tutto questo che ruolo ha esercitato ed esercita il controllo che dovrebbe essere affidato alla vigilanza terza e imparziale della procura della repubblica di Pistoia?

Rischio aggressioni 3

Ogni tanto qualcuno se non ci rimette la vita ci rimette un occhio. Qualche giornale scrive un articolino. Ci racconta di una dottoressa aggredita e uccisa a Pisa da un paziente della Valdinievole e poi…

Si spenge tranquillamente la luce e tutti i difensori della legge se ne vanno a nannina mentre la giostrina delle api fa fare loro sonni beati anche senza prendere la Laila.

In fondo la provincia di Pistoia è una provincia di dormienti.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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