PISTOIA. Non poteva mancare un caloroso abbraccio tra il Sindaco di Agliana e il segretario del Pd Matteo Renzi.
Lo comprendiamo bene: era importante “baciare la pantofola” al numero uno del Pd, per assicurare lui e il resto dell’universo mondo, che Agliana c’è.
È scomparsa la Lucia Salaris delle poltrone del consiglio, ma il Sindaco (e il Commissario Fragai) sono ancora stabili e, sopratutto, devòti. Vediamo se ci correggono.
Dopo che la Eleanna Ciampolini, mancò di andare a omaggiare l’allora sottosegretario Luca Lotti (era il maggio 2014 e il Mangoni si preparava all’ingresso nel Palazzo) nella sede del Comitato elettorale generosamente offerta dall’ottimo Umberto Mannelli, le presenze – ovvero le assenze – si notano subito e le eventuali contromisure (leggasi purghe), possono essere attuate rapidamente. Quindi, le gambe, in spalla!
Chissà se il Mangoni si è ricordato di quando, nell’altro secolo (il Sindaco è un millennials perfetto), partecipò alla tornata elettorale nella squadra di opposizione al Pci-Pds dall’epico nome di “Noi per Agliana”, prendendo solo 5 preferenze.
Si sarebbe mai immaginato di diventare Sindaco, seppur controllato da un commissario “di ferro” pistoiese?
Dopo essersi abbracciati, si saranno chiesti se è stato Mangoni a essersi scolorito o il Bomba a esser diventato troppo azzurro? Chi mutatis mutandi ha perso il tono di colore originale? Ai posteri l’ardua sentenza.
[Alessandro Romiti]