MOBILITÀ, NECESSARIO RAGIONARE IN TERMINI DI DISTRETTO

Mauro Lorenzini, Sindaco di Montemurlo
Mauro Lorenzini, Sindaco di Montemurlo

MONTEMURLO. «In tema di mobilità bisogna ragionare in un’ottica di distretto», a sostenerlo con forza è il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, che ricorda come, oramai, quando si parla di strade, piano del traffico, percorsi del trasporto pubblico, interconnessione tra “gomma e rotaia” e piste ciclo-pedonali, la logica non può essere quella del “campanile”, ma è necessario adottare una visione d’area.

I concetti di sviluppo, innovazione, promozione economica e turistica del territorio sono sempre più interconnessi alla facilità e velocità dello scambio di dati e alla mobilità di merci e persone.

Per questo Lorenzini, alla vigilia dell’approvazione dei nuovi strumenti urbanistici del Comune di Montemurlo, è deciso a promuovere sinergie con i vari enti della piana per arrivare a condividere un piano di mobilità dell’area: «La questione è molto semplice: ad esempio il Comune di Prato sta discutendo da tempo il nuovo piano della mobilità urbana ed è chiaro che le scelte che adotterà avranno un effetto immediato anche su Montemurlo.

«Stesso discorso per Montale che sta rivedendo i suoi strumenti urbanistici – spiega Lorenzini –. Ogni giorno le persone – per motivi di studio, lavoro, salute, svago – si spostano sul territorio ed è importante intercettare i vari flussi della mobilità. A questo proposito chiederò un incontro all’assessore alla mobilità di Prato, Filippo Alessi, perché è importante approfondire alcune tematiche che ci riguardano da vicino e che, se affrontate insieme, potrebbero portare vantaggi per tutti».

La rotonda di via Rosselli
Montemurlo. La rotonda di via Rosselli

Tra le varie questioni ci sono il collegamento con il nuovo ospedale, l’anello delle piste ciclabili, la metropolitana di superficie, il “braccetto” di via delle Lame. Argomenti non nuovi, ma che, se affrontati in una logica d’area, potrebbero avere positive ricadute su tutto il distretto.

Già dai tempi della giunta Cenni, il sindaco Lorenzini, infatti, chiede l’interconnessione della pista ciclo-pedonale di Montemurlo con l’anello pratese ed un impegno serio al completamento di via delle Lame, una strada senza sfondo, che potrebbe rappresentare un collegamento diretto e più veloce tra la zona industriale, la tangenziale e le zone di Viaccia e Narnali.

«Basterebbe realizzare un tratto di appena cinquecento metri per collegare la ciclabile che si ferma a Bagnolo con il tratto che prosegue al Ponte alla Dogaia nel Comune di Prato. Stesso discorso per via delle Lame nella zona industriale a Bagnolo, dove appena cento metri di strada, contribuirebbero ad alleggerire il traffico nella zona di Viaccia-Narnali. Non ultima è la questione del collegamento con l’ospedale. Nella zona di Maliseti, infatti, non esiste un interscambio per gli autobus che arrivano da Montemurlo e dalla vallata, ma i cittadini sono costretti a raggiungere il capolinea alla stazione centrale per poi ritornare indietro. La logica vorrebbe che ci fosse, invece, una politica della semplificazione, soprattutto per aiutare la mobilità dei più deboli (anziani in primo luogo) che usano i mezzi pubblici per raggiungere l’ospedale».

Il centro di Montale
Il centro di Montale

Il Comune di Montemurlo, dunque, fa appello a tutti gli enti del distretto, affinché, ognuno secondo le proprie competenze, attivi sinergie per promuovere una mobilità d’area: «Con il Comune di Montale, che sta lavorando come noi al rinnovo degli strumenti urbanistici, abbiamo avviato un confronto per arrivare all’inserimento della previsione di una pista ciclabile, che colleghi Montemurlo alla stazione ferroviaria di Montale – conclude il sindaco Lorenzini –. Nella zona industriale di Oste (via Puccini-via Rossini), invece, il nostro obbiettivo è quello di costruire un ponte che colleghi i due distretti produttivi. La mobilità, infatti, per noi è uno degli elementi imprescindibili per promuovere lo sviluppo del distretto ed è da sciocchi non guardare oltre i propri confini».

 [masi – comune montemurlo]

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