MONSUMMANO. [a.b.] È stata la figlia Martina a ritirare per conto del padre, il maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Giangrande, la cittadinanza onoraria formalmente attribuitagli dal Comune di Monsummano Terme.
Giangrande, come si ricorderà, venne vilmente ferito mentre era in servizio davanti a Palazzo Montecitorio. La cittadinanza onoraria al maresciallo Giangrande per il Comune valdinievolino ha voluto rappresentare “un altro anello di forte congiunzione tra la città e l’Arma dei Carabinieri, difensori, insieme alle altre forze di polizia, delle istituzioni e della democrazia”.
La cerimonia si è svolta ieri mattina nella sala consiliare. “Il Comune di Monsummano Terme – ha scritto l’onorevole Caterina Bini (Pd) presente alla iniziativa – ha voluto conferire la cittadinanza onoraria al Brigadiere Giuseppe Giangrande, ferito durante lo svolgimento del proprio lavoro, nel tristemente noto attentato di fronte a Palazzo Chigi, la mattina in cui il governo Letta stava giurando al Quirinale. Il Brigadiere Giangrande ha pagato in prima persona, sulla propria pelle, il prezzo di un attacco alle Istituzioni. Conferire la cittadinanza onoraria al Brigadiere Giangrande significa prima di tutto dare un messaggio di vicinanza delle Istituzioni e della cittadinanza, ad un servitore dello Stato e alla sua famiglia, ma anche a tutta la comunità.
L’amministrazione comunale ha fatto una scelta importante, per di più in occasione della giornata “Senza barriere”, dando così un significato ulteriore a questa scelta. Per me è stato un onore ed un vero piacere prendere parte a questa iniziativa, per quello che vuole rappresentare, ma anche per aver avuto l’opportunità di incontrare Martina, la giovane figlia del Brigadiere, che ha affrontato tutto quello che le è accaduto con grandissima forza e dignità”.