SAN MARCELLO-MONTAGNA. Forse ci siamo? Leggiamo i proponimenti della neo candidata a Sindaco del Comune di Limestre, cioè San Marcello-Piteglio, Venusia Ducci e, veramente, ci si allarga il cuore.
Finalmente al di là della destra e della sinistra? Veramente i partiti politici tradizionali (e superati, aggiungiamo noi) hanno deciso di fare un passo di lato ed appoggiare questa lista civica che, come afferma il suo mentore Giuseppe Montagna, è apartitica ma pur sempre politica?
Se veramente il progetto va in porto e i nominativi proposti al cittadino elettore saranno “spendibili”. Questa volta per il Pd le cose potrebbero mettersi proprio male.
Finalmente si potrebbe iniziare a dire che la liberazione, quella vera, è partita dalla Montagna ed è presumibile che si allargherà a macchia d’olio nel vicino prossimo venturo.
Pensate che bellezza: settanta e più anni di massacro politico compiuto da comunisti prima e cattocomunisti poi, relegato nell’oblio che si deve a chi ha male operato e profittato del ruolo ricoperto; magari per mettere a posto, dopo loro stessi, anche qualche familiare.
A proposito, solo un inciso: la Dynamo si è beccata quasi mezzo milioncino di euro dal cinque per mille del 2015. Tutto ovviamente a scopo di bene, non fraintendiamo!
C’è un punto del programma presentato da Venusia Ducci che presuppone, da parte del cittadino elettore dei due comuni fusi, una chiara scelta di campo; mentre da sinistra si abbraccia appassionatamente il progetto di matrice Dynamo, la Social Valley e l’Oasi, Futuro Civico (la lista di Venusia Ducci) afferma che queste ipotesi debbono essere ben valutate e vagliate e che comunque il territorio della Montagna deve restare in mano ai suoi abitanti e non diventare terra di conquista per spregiudicati imprenditori di “redditizia” bontà.
Sono considerazioni che al di là del valore politico ci narrano – speriamo noi, inguaribili ottimisti – di una volontà di recupero e riappropriazione del territorio, della sua storia e dei suoi bisogni.
Dunque attendiamo con ottimismo e fiducia che questa lista sia rappresentativa di tutte le componenti antisistema, cioè anti Pd, cioè contro l’irreversibile degrado e morte civile che questa forza politica, variamente camuffata negli anni, ha saputo offrire al territorio montano.
E, sia chiaro, non è acredine politica ma solo reale considerazione dei fatti.
Che qualcuno sia terrorizzato da questa operazione lo dimostra un piccolo dettaglio: a fronte delle considerazioni del rappresentante di Forza Italia in Montagna si risponde, a firme Kme-Dynamo, in forme e modi che ricordano l’analfabetismo politico e culturale veteromarxista degli anni settanta e l’assioma secondo cui quelli che non la pensavano come loro (i compagni), potevano essere solo nemici del popolo [vedi: Dalla Dynamo solo offese].
È un comunicato ufficiale che lascia esterefatti nella forma e nella sostanza; sicuramente scritto da qualche analfabeta politico che ha eluso il politicamente corretto che generalmente si usa in certi ambienti… Ma, signori della Kme-Dynamo, un ufficio stampa un poco più civile, no?
Male? No, bene! Significa che qualcuno sta perdendo i nervi! Significa pure che certi eventuali viaggi nel tratto San Marcello-Regione Toscana ad opera di funzionari di quel Comune e rappresentanti di riferimento della Dynamo, o Social, o Oasi, potrebbero subire un brusco rallentamento. Proprio così: “La paura (di perdere) è la cosa di cui si ha più paura”.
Se, e sottolineo se, l’operazione di cui sopra dovesse non andare in porto perché qualche singolo, per acrimonia verso altri o per mancata e personale visibilità, si opponesse al progetto, sappia fin da ora che sarebbe proprio un coglione!
[Felice De Matteis]