ABETONE. [m.f.] Diego Petrucci originario di Pian Degli Ontani, “prestato” a Pisa dove svolge la professione di avvocato, ha presentato ufficialmente la sua candidatura a Sindaco per il nuovo Comune di Abetone Cutigliano, ieri pomeriggio, 12 aprile, al “Lupo Bianco” di Abetone.
Ad attenderlo una sala gremita da oltre 100 persone.
Dopo una breve presentazione del candidato effettuata da Alberto Colò, che ha tratteggiato il suo profilo professionale e umano, la parola è stata data a due esponenti della lista civica, di cui non è ancora stato rilevato il nome: Andrea Tonarelli di Cutigliano e Alessandro Baracchini di Abetone.
IL PERCHÉ DELLA SCELTA
Ho scelto di candidarmi a Sindaco – ha esordito Diego Petrucci – perché, utilizzando una frase fatta, ho messo il cuore davanti alla testa. Perché la politica è un atto di generosità verso la propria terra e la proposta che mi è stata avanzata mi ha onorato.
Ho quindi deciso di cambiare buona parte della mia vita e delle mie abitudini.
UNA MONTAGNA DI RISORSE
Dobbiamo avere le prendere consapevolezza di tutte le potenzialità e risorse che ci sono in montagna.
Le fabbriche e le imprese possono essere dislocate e de localizzate, ma i nostri monti le nostre vette i nostri boschi, questi non potranno mai essere trasferiti e questo rappresenta il nostro petrolio che abbiamo il dovere di proteggere, di custodire e di fare in modo che possa diventare una risorsa capace di fare ricchezza per chi ci vive e chi vuole tornarci a vivere.
LE OCCASIONI PERDUTE
Troppe le occasioni perdute in questi anni con fiumi di denaro pubblico sprecati in queste vallate.
La montagna ha avuto fior fiori di occasioni che a causa di chi amministrato negli anni precedenti sono andati perdute: la piscina centro-benessere di Casotti finanziata con soldi pubblici, il Rondò Priscilla a Cutigliano con la sala polivalente chiusa, il complesso turistico de Le regine che doveva essere il fiore all’occhiello della Montagna, finanziato con 8 milioni di euro, chiuso, il parcheggio dell’Abetone chiuso e questi non sono solo che alcuni esempi.
UN PROGETTO NUOVO
Dobbiamo avere una progettualità che vada oltre ai 5 anni di mandato e iniziare un progetto nuovo di rilancio della Montagna per i prossimi 20 anni e l’occasione del nuovo Comune, con i tanti soldi che arriveranno in montagna, rappresenta un’occasione irripetibile e forse è l’ultima.
Utilizzare male queste risorse decreterebbe il declino definitivo di queste vallate.
L’intero comparto dell’alta montagna va rilanciato imprimendo uno “shock positivo”, in modo che questo Comune possa essere candidato a diventare un capoluogo della Toscana, perché anche se siamo un piccolo comune per numero di abitanti, viviamo in un grande per territorio, con una centralità invidiabile e con una capacità attrattiva notevole.
I FINANZIAMENTI
Questi soldi arriveranno in Montagna indipendentemente da chi vincerà le prossime elezioni.
Sono pronto a denunciare chiunque in pubblico si azzardi a dire che così non è.
LA NEVE
Gli impianti di risalita e la neve sono il motore più importante di questo territorio ed è indubbia la loro capacità di generare indotto.
Non possono però essere l’unico elemento su cui investire, perché l’economia deve essere di 12 mesi.
LA LEVA FISCALE
Rilanciare oltre al turismo altri settori legati ad esempio al bosco, all’agricoltura e all’allevamento, incentivando l’uso dei prodotti locali mediante sgravi fiscali a chi utilizza almeno il 50% dei prodotti della montagna.
IL TURISMO
Abbiamo bisogno di un turismo basato su quattro stagioni.
Non è pensabile che non vi siano guide ambientali e il Comune dovrà farsi carico di finanziare tramite bando almeno i primi 10 corsi per le guide ambientali.
Non è immaginabile che in tutta la montagna ci sia un solo un rifugio dove si può dormire.
La Regione Piemonte ha investito sui rifugi 2 milioni di euro ed ha avuto un incremento turistico del 70%. I rifugi vanno riaperti creando un’attrattiva per chi vuole vivere e scoprire la montagna con un’altra prospettiva.
Tante sono le opportunità non sfruttate che possono essere costruite con un po’ di fantasia ed altre già ci sono.
Abbiamo una palestra di roccia Balzo di Peppone sopra l’Orto Botanico ma non c’è un cartello che la indichi. Queste sono le opportunità, quel tesoro che abbiamo in cantina che dobbiamo andare a prendere e tirare fuori.
LA CIRCOLARE DELLA MONTAGNA
Creare una circolare della montagna Casotti-Casotti. Chi viene a fare turismo ha molte possibilità ma vanno messe insieme. Va creata una sorta di via da poter percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo, anche con le ciaspole se c’è la neve, collegata due volte al giorno che partendo da Casotti, collega le varie località Doganaccia, Melo, Rivoreta, Orto Botanico e riscende a Casotti.
Le cose da vedere, Torre del Fattucchio, Orto Botanico, Museo di Rivoreta già ci sono basta metterle in circolo e dare la possibilità a chi a fatto un paio di tappe di poter tornare al luogo di partenza dove ha lasciato la macchina.
IL DIRETTORE ARTISTICO
Nei primi 100 giorni nomineremo un direttore artistico di fama internazionale, con cui abbiamo già preso contatto, che sovraintenda le maggiori manifestazioni e si occupi della creazione, sul modello del “Caffè della Versiliana”, di un festival d’inverno e di uno estivo: tutti i fine settimana ci deve essere qualcosa da fare o vedere.
CURA DEL TERRITORIO
Per la cura del territorio e nostra intenzione coinvolgeremo tutte le frazioni mediante lo strumento previsto dalla Regione del bilancio partecipativo e saranno i consigli delle frazioni a decidere e proporre al Comune come spendere i fondi assegnategli per tappare le buche e rifare le staccionate.
IL PROGRAMMA
Le idee esposte saranno parte del programma che sarà suddiviso in: cosa faremo nei primi 100 giorni, cosa faremo nei primi 500 giorni; cosa faremo nei primi 1000 giorni e cosa nel quinquennio.