MONTAGNA FRA BUCHE NELLE STRADE E BUCHI NELL’ACQUA

La strada del Teso
La strada del Teso. 1

SAN MARCELLO. Una lettrice ci scrive:

Gentile redazione,
spero possiate ospitare la mia forte indignazione di fronte alla progressiva mancanza di buon senso a cui in Montagna siamo costretti ad assistere da anni.

La circostanza che mi ha fatto perdere la pazienza è stata il vedere gli amministratori di San Marcello partecipare e sproloquiare per giorni e giorni sul progetto onirico di una nuova strada, che non verrà più neanche presa in considerazione, quando le strade che percorriamo tutti i giorni in macchina o in autobus sono spesso dissestate e prive di manutenzione.

La via del Teso, unico collegamento per quei boschi meta di villeggianti e fungaioli, assomiglia più ad una strada della ex Jugoslavia alla fine delle guerre balcaniche che a quelle di un paese moderno e con la Costituzione più bella del mondo.

Ormai la sola arma per i cittadini rimane quella di sommergere di esposti-denuncia polizia e carabinieri, richiedendo al Comune di pagare i danneggiamenti alle auto causati dalle buche per costringerlo a rifare le strade.

La strada del Teso. 2
La strada del Teso. 2

Tutto questo in un momento in cui la politica manca, o se c’è farebbe meglio a non esserci. Vi porto un esempio di ciò che affermo: è stato fatto venire a San Marcello un Assessore da Quarrata, la dottoressa Sabrina Sergio Gori, affinché procacciasse finanziamenti e seguisse le questioni economiche e di bilancio grazie alla sua esperienza decennale di sindaco nella piana.

Di fatto questa signora pare essersi sostituita al Sindaco Cormio e accentra sistematicamente su di sé tutte le partite più delicate del comune. Su tutte il bando di gara per la vendita della farmacia comunale di San Marcello; una gara che è andata deserta per tre volte.

La strada del Teso. 3
La strada del Teso. 3

La dottoressa Gori aveva scelto come tecnico incaricato della stesura del bando il dottor Franceschi: un’ accoppiata da tempo consolidata già salita alla cronache nella piana per la mancata trasparenza delle voci di spesa del bilancio dell’inceneritore, di cui Franceschi è presidente.

Adesso scopriamo che lo stesso Franceschi viene nuovamente incaricato di effettuare un’ulteriore e nuova valutazione per il bando di gara, nella speranza che alla fine si trovi uno straccio di acquirente.

In altre parole il nostro comune ha pagato un professionista di fiducia dell’assessore Gori per fare una stima che si è rivelata fuori mercato, prima 60 mila euro e ora scesi a 20 mila, e noi di Montagna abbiamo perso un anno nel vedere andar deserte le gare, oltre anche a veder aumentare le criticità dell’attuale farmacia (vedi).

La strada del Teso. 4
La strada del Teso. 4

È proprio così difficile trovare politici e tecnici di San Marcello in grado di fare due conti?

Col semplice buon senso, come dicevo all’inizio, si sarebbe potuto terminare la vendita senza tanti fronzoli e con tutti i miglioramenti che il servizio farmacia attende.

Se questi politici, con i loro tecnici di fiducia, gestiscono poi la viabilità e la manutenzione delle strade con la stessa serietà e preparazione con cui fanno la stima delle farmacie possiamo stare freschi e a questo punto mi chiedo davvero cosa aspettiamo a mandarli a casa.

I.S.

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4 thoughts on “MONTAGNA FRA BUCHE NELLE STRADE E BUCHI NELL’ACQUA

  1. davvero divertente vedere la Sabrina Sergio Gori, salita sul carro renziano con l’ espressione “asfaltiamoli”, che ora non riesce ad asfaltare nemmeno le strade del suo comune.
    abbiamo comunque poco da sperare in montagna, se davvero accetteremo che il pd mandi in regione la presidente Fratoni, riuscita nell’impossibile impresa di far peggio e di far rimpiangere addirittura il Venturi. non so se mi sono spiegata

  2. Ora, non esageriamo! Credo sia impossibile trovare, politicamente parlando, una nullità più nullità del Venturi, che tra l’altro, come aggravante, in montagna è nato e ci risiede. Ho avuto modo di “non” vederlo all’opera sulla questione della ferrovia Porrettana e su altro ancora.
    E già che ci sono, a proposito di nullità politiche, Valerio Sichi dove lo mettiamo? Spero, tra l’altro, che quest’ultimo signore sia chiamato dalla magistratura a dare alcune spiegazioni di quanto è avvenuto in quella Comunità Montana in cui, in diverse vesti, lui ha bivaccato per trenta anni circa.
    Quanto alla Federica Fratoni in Regione, stiamo a vedere; purtroppo la possibilità di scelta di noi elettori è molto limitata, ancora più di prima, con queste vergognose controriforme che il signorino Renzi, personaggio presuntuoso, strafottente ed irritante, sta preparando, senza peraltro rottamare veramente nessuno di quelli che veramente dovrebbero esserlo.
    Piero Giovannelli

  3. gentile Giovannelli, il Venturi, e mi perdoni la caduta di stile, ha sputtanato la montagna senza appello, questo è fuori di dubbio. Ma è più grave che la Fratoni, anagraficamente giovane, abbia conservato la gestione fallimentare praticamente su tutto: dalla comunità montana e i bim fino al turismo e al trasporto ferroviario. Mi sembra sia stata lei ad innescare i tagli alla porrettana per ripianare i debiti del copit; anche se mi dicono che proprio l’azienda del trasporto registra forti disagi nel rapporto con la provincia, per la superficialità con cui i suoi vertici interpretano il loro ruolo.
    se davvero la possibilità di voi elettori è limitata allora dovete assumervi la responsabilità di non votarli a questo giro, o almeno finché non presenteranno figure con curriculum oggettivamente rispettabile e spendibile. non rendetevi complici, prendetevi un anno sabbatico
    Elisabetta R.C.

  4. Gentile Elisabetta,
    sono tentato di mettere in atto il consiglio contenuto nell’ultima parte della Sua risposta, certamente non con l’intento di non andare a votare, perchè neppure con l’astensionismo si risolve niente. Quanto al discorso del CO.PI.T e della Porrettana, ha fatto bene a ricordarlo, perchè così mi permette di aggiungere, tra i favoreggiatori del CO.PI.T, prima ancora della Provincia, anche il Comune di Pistoia. IL CO.PI.T a livello pistoiese è sempre stato un grosso serbatoio di voti ed è per questo che, è sempre stato protetto come azienda anche al di là degli effettivi servizi che è stato messo in grado di erogare.
    Ricordo benissimo un Consiglio Comunale nel luglio 2011 incentrato sul problema trasporti a Pistoia (in teoria includente i tagli alla Porrettana, i collegamenti del CO.PI.T con la montagna, e, perchè no, i collegamenti di Pistoia con Firenze). Ebbene: a parte qualche lodevole eccezione, fu in buona parte un parlarsi addosso da parte di diversi consiglieri, un esclusivo esaminare i problemi della azienda CO.PI.T senza curarsi di quelli degli utenti, ecc. Risultato finale è che dopo più di tre anni di tutti quei discorsi non rimane niente e non si è ancora rimediato nè a sprechi, nè a disservizi.
    Per concludere: pur abitando a Pistoia, da sempre frequento la montagna, conosco le condizioni della strada del Teso e, pur da cittadino, tutte le volte che vengo su percepisco alla grande lo stato di abbandono che vige, diciamo, da Cireglio in poi.
    Piero Giovannelli

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