montagna. LA RISERVA AUREA DI CAMPEDA

Dov’è Campeda

CAMPEDA. Ferragosto a Campeda per parlare del minuscolo paese, di montagna e di città, dei problemi e delle prospettive di una terra che è montagna della propria montagna, in compagnia dell’architetto Roberto Prioreschi di Campo Tizzoro.

L’incontro s’intitola: La riserva aurea ed ha per sottotitolo una proporzione matematica: “Campeda : montagna = montagna : città”, utile ad illustrare il nesso tra centro e periferia ma anche e soprattutto per evidenziare che ognuno è a sua volta periferia di qual cosa di più grande.

PERCHÉ “RISERVA AUREA”?

La riserva aurea è il titolo di un testo dell’architetto pubblicato nel ultimo libro da lui curato: I paesi della Montagna Pistoiese, parte seconda, sesto volume dell’opera Campo Tizzoro, antologia dei 100 anni.

“Se a livello economico – dice Prioreschi – prevarrà solamente l’interesse privato sull’ambiente, non ci sarà futuro, se invece noi cittadini della Montagna avremo la capacità di ri-scoprire la nostra riserva aurea, non solo salveremo noi stessi ma anche gli altri”.

Per invertire il circolo vizioso, fatto di spopolamento e tagli ai servizi, “è indispensabile – prosegue l’architetto – dire alla politica che uno Stato deve destinare una parte delle risorse verso le zone più deboli e questo – si badi bene – non è un costo ma un investimento per il presente e per il futuro. Tutti i disastri ambientali sono frutto del degrado del territorio unito a quello morale”.

Il testo completo, oltre che sul libro, può essere letto in: Il paese infelice. La riserva aurea della Montagna Pistoiese

Locandina

DOV’É CAMPEDA?

È nel comune di Sambuca Pistoiese, ma è raggiungibile in auto, solo passando dal Comune di Alto Reno Terme, comune nato nato dalla fusione di Granaglione e Porretta Terme e dove hanno avuto il gusto di trovare un nome al nuovo ente che non sia una semplice ripetizione sequenziale dei nomi dei soppressi comuni più o meno storpiati e abbreviati.

Arrivati al Molino del Pallone, si prosegue in direzione del parcheggio della stazione ferroviaria, si attraversa la ferrovia con un sottopasso e poi il fiume Reno con un ponte.

Da qui in tre chilometri di strada irta e a senso unico alternato si giunge alla chiesa del piccolo borgo: dall’ora intera alla mezz’ora si sale, mentre dalla mezz’ora all’ora intera si scende, quindi dalle 9 alle 9:30 come recita il cartello indicatore si va in su mentre dalle 9:30 alle 10 si torna in giù.

Molto meglio fare il tragitto a piedi a cavallo o in bicicletta.

Buon ferragosto e buona montagna a tutti.

[Marco Ferrari]

il paese infelice. LA RISERVA AUREA DELLA MONTAGNA PISTOIESE

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