montagna. L’APPENNINO È PRONTO PER LA STAGIONE ESTIVA?

Isola ecologica tra Prunetta e Piteglio
L’isola ecologica tra Prunetta e Piteglio

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Estate tempo di vacanze per chi può permettersele, vista la crisi.

Diamo quindi un’occhiata a una tipica realtà di villeggiatura che dovrebbe vivere soprattutto di turismo bianco e verde: la Montagna Pistoiese e a quanto accoglienti risultano essere le sue infrastrutture.

San Marcello, ritenuto di fatto il Comune capoluogo della Montagna: sala polivalente dell’ex discoteca Maeba realizzata ma non ancora aperta al pubblico, scalini del giardino pubblico lungo via Ximenes difficili da utilizzare per le persone con difficoltà di deambulazione. Spalti del centralissimo campo sportivo Severmino con erbacce ai lati e qualche bottiglia qua e là a fine mattinata.

Percorriamo la Statale Mammianese che porta a Piteglio. Lungo la strada troviamo un paletto di delimitazione della carreggiata quasi divelto, due cartelli di segnaletica storti che non richiamano l’attenzione dell’automobilista come se fossero al loro posto, parti di staccionata in legno usurata e affossata tanto da essere inservibile, una grata divisoria in ferro lasciata da una parte.

In direzione del paese di Piteglio in località Lolle il solo cassonetto presente nell’isola ecologica pieno di rifiuti a fine mattinata, tanto che alcuni sacchetti sono stati lasciati fuori ai piedi del cassonetto stesso.

In prossimità di Piteglio, in località Pianello, invece, cassonetto di rifiuti con accanto laterizi e un paletto stradale gettati a terra.

Continuiamo quindi il nostro giro da Piteglio in direzione di Prunetta, dove in un’isola ecologica troviamo accantonati materassi, un water closet, oggetti vari, cartacce e sporcizia nonostante la presenza di un apposito cartello che segnala l’installazione di telecamere per evitare probabilmente il deposito abusivo di rifiuti.

Non va meglio se da Pistoia città si percorre la superstrada in direzione di Ponte alla Calcaiola e quindi della Montagna Pistoiese, visto che il cartello stradale indicante l’importante diramazione Bologna-Abetone-Modena è sbilenco pendendo verso il fosso destro di scolo delle acque a lato della carreggiata.

Premesso che queste piccole-grandi cose, come abbiamo sempre sostenuto, concorrono alla vivibilità di un territorio, non ci dovrebbe essere un’attenzione doppia su questi aspetti nelle realtà che sono anche di villeggiatura soprattutto nei periodi di alta stagione turistica?

[Leonardo Soldati]

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