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SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il pallone di Santa Celestina ha preso il volo in maniera magnifica nella piazza principale di San Marcello, sabato 14 settembre; è una bella notizia che, ancorata ai detti popolari, significa che l’anno che verrà sarà o dovrebbe essere prolifico di bene e gioia per la popolazione della Montagna.
Speriamo, ovvero, “facciamo voti” anche se la pioggia di una settimana prima che ha impedito il corretto svolgimento della ricorrenza, qualcosa dovrebbe fare intuire.
Per dirla tutta, la Montagna per esclusiva sua colpa arriva sempre una settimana dopo.
Piange dopo, si sveglia dopo e non si incacchia mai, o se lo fa, lo fa sui social mentre nel frattempo i problemi reali incancreniscono e i padroni del vapore che da settanta anni “imperano”, si riciclano e ancora imperversano sulla volontà popolare che al momento opportuno non fa mancare il suo voto a questo partito del cesso che si chiama Pd adesso anche «Italia Viva[nkulo?]».
Dunque, viene da chiederci: ma di cosa vi lamentate ? Cosa volete? Siete solo un succedaneo abitativo, politicamente ininfluente come numero di voti, al paesone Pistoia e all’area metropolitana fiorentina.
Ci hanno tolto l’ospedale e ce lo hanno camuffato con un Piot concedendoci l’area disagiata e non area “particolarmente” disagiata che avrebbe comportato ben altro; ci hanno tolto banche, uffici postali, ci hanno castrato la viabilità – anche quella secondaria, vedi Ponte dei Mandrini – ma in compenso ci lasciano litigare sulla raccolta dei funghi dopo avere inventato la “filiera del legno (?)”.
Chiudono le scuole per mancanza di bambini (avete dimenticato come si fa?) ma spendono quasi mezzo milione di euro per una sala conviviale in un paesino dove in inverno vivono trenta persone vecchie che la sera se ne stanno a casa loro.
Dimenticavamo: i politici incompetenti e conniventi nella ex Comunità Montana, che fine hanno fatto? Sono ancora vivi e operativi? Sono tutti finiti nel Dynamone-Comunone come da anni avvertivamo anche sulle pagine di questo quotidiano rompiballe?
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È vero; settant’anni di sifilide politica di Pci + Dc non si neutralizzano con un enteroclisma di acqua e zucchero, ci vuole ben altro.
È necessario comprendere che anche una certa cultura-non cultura falsamente comunista ha lasciato i suoi mefitici lasciti; neppure comprensibili e intuibili dai cialtroni “acculturati” e “sinistri” che hanno sfogliato le pagine di un extracomunitario che si chiamava Bertolt Brecht e che hanno sposato il principio per il quale “Il Comitato Centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo”.
Che volete fare? Siete d’accordo?
P.S. Annotazioni volutamente provocatorie. E voi, cosiddetta “destra”, fate il vostro dovere e tornate a bordo, perdìo!
Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Italia viva, preparati
a tirare il calzino!