GARFAGNANA-MONTAGNA. [m.f.] Lo scorso giovedì 3 marzo si è ufficialmente costituito a Lucca il Consorzio misto pubblico privato Montagnappennino.
La società a responsabilità limitata prenderà l’acronimo G.A.L. una volta acquisito dalla Regione il riconoscimento come Gruppo di Azione Locale e sostituirà, nella gestione dei fondi Leader, il precedente Consorzio Gal Garfagnana Ambiente e Sviluppo, messo sul finire del 2014 in liquidazione.
Presidente del nuovo consorzio è la dott.ssa Pamela Giani già vicesindaco di Piteglo, dimessasi dalla carica a giugno dello scorso anno (vedi qui).
La dott.ssa in agronomia ha ricoperto la carica di Vicepresidente nell’ultimo cda del precedente Gal.
Il 3 Marzo 2015 si è costituita presso lo Studio del Notaio Costantino in Lucca, la nuova società consortile a responsabilità limitata denominata “Montagnappennino” che ha come finalità esclusiva la gestione dei Fondi Leader e i fondi europei.
Dallo statuto è stata espressamente esclusa qualsiasi altra attività collaterale al fine di contenere in maniera massima i costi di gestione, attività e relativi costi che in passato hanno portato il vecchio Gal Garfagnana al collasso finanziario.
Nello statuto, condiviso nella sua struttura e sostanza anche con gli uffici regionali, è chiaro il controllo che tutti i soci potranno esercitare sulla nuova società, grazie ai poteri dati all’Assemblea, a garanzia che i soldi che gireranno nella società verranno spesi e rendicontati secondo il principio della massima trasparenza
Gli amministratori nominati dai soci non avranno compenso e la struttura amministrativa sarà snella e flessibile per non incorrere negli errori fatti in passato e per non creare aggravi nei momenti che possono intercorrere tra una programmazione e la successiva.
Essendo una società a maggioranza pubblica, eventuali assunzioni dovranno passare da un concorso di tipo pubblico che deve garantire la non discriminazione di nessun candidato. Come più volte ribadito anche in un apposito incontro in Prefettura, essendoci nel bando che pubblicherà la Regione Toscana, per poter accedere ai finanziamenti Leader, la necessità di avere personale con almeno due anni di esperienza nella gestione del Leader stesso, è implicita in questo una sorta di corsia preferenziale per i vecchi dipendenti, senza dover inserire forzature discriminanti nel protocollo d’intesa o addirittura nello statuto, come richiesto invece dalla CGIL.
La società è stata costituita partendo da un lavoro unitario su tutti i territori, iniziato ad ottobre scorso con un protocollo d’intesa a firma dei Presidenti di tutte le Unioni, condividendo quindi questo percorso di costituzione anche con la Garfagnana, la Versilia e tutti i soggetti del territorio pubblici e privati e se non è stato possibile essere tutti allo stesso tavolo al momento della costituzione è per intoppi burocratici che si sono verificati nel rilascio dei pareri di alcuni revisori contabili. Ma non esistendo alcun privilegio per i soci fondatori rispetto a chi entra in un momento successivo, è stata prevista nello statuto e auspicabile la possibilità di aumento di capitale, per far si che i territori che sono rimasti indietro possano rientrare a pieno titolo nella società e quindi beneficiare della futura programmazione.
Il motivo dell’accelerazione alla costituzione è semplice e chiaro: se la società non fosse stata costituita non avrebbe avuto la possibilità di partecipare ai tavoli regionali dove tutti i “GAL” si confrontano per stabilire e valutare le linee di indirizzo, i parametri, nonché non sarebbe stato possibile rendicontare le attività necessarie sui territori per iniziare a fare incontri, analisi e costruire la strategia da candidare a bando con il rischio di essere penalizzati o addirittura perdere i contributi per la programmazione futura.
Infatti la proposta di bando è già stata presentata dalla Regione Toscana in un incontro avvenuto il 2 Marzo ed è necessario iniziare a presentare le nostre considerazioni sulla proposta stessa per non rischiare di trovarsi fuori nel momento cruciale in cui si stabiliscono i criteri di ripartizione dei finanziamenti europei sulle diverse aree regionali, a tutela di tutti i territori che si riconoscono nel Montagnappennino.
Avevamo già dovuto rimandare, per motivi di tempistica di ciascun partner nell’approvazione degli atti necessari alla costituzione, la data fissata per la stipula dal notaio, preventivamente fissata per metà febbraio e non era più sostenibile tenere nel limbo la costituzione di una società che altro non è che un necessario strumento per intercettare finanziamenti europei per i territori svantaggiati e montani.
Ci auguriamo di poter aggregare al più presto i territori con cui abbiamo iniziato il processo di costituzione e poter quindi affrontare insieme tutti i temi, e le specifiche da recepire nei successivi regolamenti, alla struttura.
“La volontà ferma del Cda — questa la dichiarazione del Presidente, la Dott.ssa Pamela Giani – è quella di fissare una data per il prossimo aggiornamento dal notaio della compagine societaria al massimo entro 45 giorni da oggi e in tale occasione l’auspicio profondo è quello di ricompattare i territori e i privati che per tempi o rinnovi degli organi non hanno fatto in tempo ad entrare.
La rottura è netta col passato, con la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, per far tesoro degli errori, per tenere il buono dei frutti raccolti sui territori con le precedenti programmazioni ed integrare con innovazioni nel nome dell’efficacia, efficienza e della funzionalità nell’unico e sovrano interesse dei territori e di chi vi abita”.
[comunicato consorzio montagnappennino]