SAN MARCELLO. Sono 25 appuntamenti spalmati su 3 giorni in 7 comuni per l’edizione numero 1 (quella dello scorso anno fu la numero 0) di una rassegna basata su 4 versanti in uno scenario comunque montano: la narrativa di crinale, gli altri stili, la cultura del cibo, il giallo-noir.
Questi i numeri di “LetterAppenninica”, rassegna culturale ideata dallo scrittore pistoiese Federico Pagliai con l’ambizione – spiega – “di elevare a metodo l’antica saggezza del cosiddetto passo del montanaro: camminare in modo lento e senza strappi, consapevoli delle difficoltà incontrate ma anche della voglia di salire, e sempre con l’umiltà necessaria a non fare mai il passo più lungo della gamba”. Metafora, quella dei piccoli passi, che bene si presta a una edizione dedicata proprio al “valore del cammino”.
Gli appuntamenti sono stati presentati a San Marcello Pistoiese, al “Il Cacciatore”, ieri, lunedì 4 luglio. “Volutamente – spiega Pagliai – in primis ci siamo rivolti alla nostra base, ai tanti amici e amiche che nei diversi paesi, con il loro lavoro volontario di tante associazioni e contrade, aiuteranno lo svolgersi degli eventi e che non era giusto li conoscessero solo dai media”.
La novità di quest’anno è lo “sconfinamento” in terra emiliana: ai consueti 5 comuni della Montagna Pistoiese (Abetone e Cutigliano, San Marcello e Piteglio, Sambuca) e al comune di Bagni di Lucca, con la “misteriosa” frazione di Vico Pancellorum, quest’anno si è aggiunto Fiumalbo: il primo comune in terra emiliana dopo il passo dell’Abetone, scendendo verso Modena.
Saranno queste le comunità nelle quali dal pomeriggio di venerdì 5 agosto alla serata di domenica 7 si alterneranno – in piazze e palazzi, prati e boschi, aie e circoli, foreste e scuole – incontri con autori comunque collegati dall’aver scritto sulle “terre alte”.
Fra il primo appuntamento in scaletta (una conversazione all’Abetone sui colori delle case di montagna) e l’ultimo (un incontro con uno scrittore noir in una Fiumalbo vestita di giallo), LetterAppenninica 2016 punta sull’alternanza fra personaggi e personalità capaci di offrire suggestioni intriganti al racconto sulle terre alte: fra questi lo scrittore Mauro Corona, il manager Pierluigi Celli, l’enogastronomo Leonardo Romanelli, il giornalista Beppe Rovera, l’attrice Arianna Porcelli Safonov, i giornalisti-scrittori Davide Sapienza e Angelo Ferracuti, il politico Eugenio Giani.
Si parlerà di necci con ricotta (una eccellenza per il cibo montanino di quassù) e della “musica” prodotta dalla neve, del rapporto fra le montagne di Francesco Ferrucci e la Firenze di ieri e di oggi, del cammino verso Santiago e della Barbiana di don Lorenzo Milani, del pedalare sui monti ma anche delle pedalate di Gino Bartali, dei vecchi postini di un tempo lontano e dei gruppi che ancora riescono a “suonarsele” in ottavina, di carbonai e poeti.
Ci sarà spazio per la seconda edizione di un premio giornalistico, intitolato a Paolo Bellucci, giornalista Rai: con riflessioni attorno al perché troppo spesso le periferie “non fanno notizia anche quando le notizie ci sarebbero”. E sarà inaugurato, nella foresta fra Pian di Novello e Abetone, a cura del Corpo Forestale dello Stato, un parco giochi particolare: pensato da artisti per bambini.
Davvero tante, quest’anno, le protagoniste al femminile: fra questa una giallista che di professione lavora in magistratura e un’attrice che, per scelta di vita, si è trasferirsi dalle grandi città in una campagna che confina con le montagne. Si riparlerà, con “interviste impossibili”, anche della poetessa-pastora: Beatrice di Pian degli Ontani, la illetterata che nell’Ottocento stupiva con la sua cultura i salotti di Firenze.
Uno scrittore appena rientrato dalla Scandinavia racconterà il mondo “libero dai confini” e un altro giallista darà voce a una “cortigiana” vissuta nel Cinquecento. “Paesologhi” e camminatori, cuochi slow food e forestali completano un programma integralmente consultabile sulla pagina Fb di LetterAppenninica.
“Partiamo piano e sostanzialmente poveri di soldi – sottolinea Federico Pagliai aggiungendo che in questa nuova edizione “hanno comunque iniziato ad affacciarsi sponsor sia pubblici che privati, segno di una iniziativa in crescita” – e l’ambizione resta quella di assegnare a LetterAppenninica il compito di raccontare non solo il nostro, di Appennini, quello tosco-emiliano, ma l’intera dorsale che attraversa e per tanti aspetti sostiene un’Italia troppo spesso incapace di restituire dignità alle sue aree montane”.
L’edizione 2016 ha il patrocinio di tutti i Comuni montani e del Consiglio Regionale della Toscana. Contributi sono stati deliberati da tre Fondazioni (Cassa Risparmio Pistoia e Pescia, Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, Turati) nonché da altri soggetti (Enel, Unicoop Montagna Pistoiese, Avis, Acqua Silva, La Grande Selva). Il premio giornalistico si svolge con il patrocinio di Ordine Giornalisti e di Associazione Stampa toscani.
[banchini]