montagna pistoiese. STRADE CHIUSE. CIA: “SITUAZIONE INACCETTABILE E INTOLLERABILE, SERVE SENSO DI RESPONSABILITÀ DALLE ISTITUZIONI”

La frana sulla Pistoia-Riola

PISTOIA. Consegne saltate, trasporti annullati e disagi senza fine per le aziende forestali della Montagna pistoiese, dopo la chiusura dell’ennesima strada che dal versante toscano va sul versante emiliano dell’Appennino. L’allarme arriva dalla Cia Toscana Centro che denuncia una situazione ormai inaccettabile.

Da circa un anno è chiusa per frana la strada Pistoia – Riola; da un anno e mezzo è chiusa la Porrettana sempre per una frana. Da circa dieci giorni è invece chiusa anche la traversa di Pracchia (strada statale 632), l’ultima strada utile per le aziende dalla zona, per lavori di asfaltatura.

Sandro Orlandini

«Situazione inaccettabile e non tollerabile per tante aziende forestali della Montagna pistoiese – sottolinea il presidente di Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini – impossibilitate a lavorare. Il quadro complessivo sembra essere sfuggito di mano agli enti locali, non ci si rende conto delle difficoltà lavorative oltreché quotidiane di chi vive ed opera in questa zona.

Chiediamo senso di responsabilità da parte delle istituzioni e subito interventi che possano permettere la circolazione dei mezzi».

Ad esempio l’azienda agricola forestale di Lamberto Santini, di Pistoia, negli ultimi dieci giorni non ha effettuato consegne di cippato, biomassa e legna da ardere: «Noi siamo fermi – commenta Santini – mentre solitamente facciamo 4 viaggi con gli autotreni ogni settimana in direzione Bologna, per consegnare materiale alle centrali a biomasse, quando abbiamo contratti firmati e tempi da rispettare.

Non si può chiudere durante il giorno una strada per l’asfaltatura (Traversa di Pracchia) quando abbiamo già le altre strade chiuse ed inaccessibili. È assurdo».

[impress]

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