montagna & sperperi. I GAL[LINACEI] DALLE UOVA D’ORO…

A Gal donato non si guarda in bocca...
A Gal donato non si guarda in bocca…

MONTAGNA. L’ultimo Consiglio dell’Unione, tenutosi lo scorso martedì 1° marzo, ha approvato, con il nostro voto contrario, l’entrata della stessa nel costituendo nuovo Gal Appennino (Gruppo d’azione locale), il precedente, cui sempre la stessa Unione faceva parte è andato, dopo anni di buona amministrazione, a gambe all’aria (chi è interessato si legga i resoconti della Gazzetta del Serchio).

I Gal sono enti misto pubblici privati, come lo è stato nella Montagna Pistoiese il Cii, il Consorzio Impresa Innovazione miseramente fallito, il cui fine dovrebbe essere quello di incrementare ed agevolare lo sviluppo delle zone depresse, favorire il mantenimento in sede delle popolazioni locali, consolidare l’occupazione esistente e creane di nuova.

Di fatto si tramutano in succhia-finanziamenti provenienti dall’Europa.

Nella relazione illustrativa mirata ad evidenziare la bontà di tali strumenti, il Sindaco di Cutigliano Tommaso Braccesi ha affermato, che: “è lo strumento che serve per riuscire a incrociare le risorse finanziare. Fondi Leader rivolti sia al pubblico che a al privato” e “sarebbe brutto che l’unica zona della Toscana a non avere un Gal fosse la Montagna”.

Quanto questi strumenti siano funzionali al territorio ed abbiano contribuito al suo sviluppo, è sotto gli occhi di tutti: spopolamento e arretramento della montagna in tutti i settori.

Anche la Corte dei Conti Europea lontana migliaia di chilometri si è accorta dell’inefficacia e della opacità di gestione, di tali strumenti nel perseguire gli obbiettivi, che non è quella di prendere finanziamenti, ma di creare i presupposti per lo sviluppo.

Nell’ultima relazione disponibile del 2010 “Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale” si legge che:

  • I Gal hanno attuato l’approccio Leader secondo modalità che limitano il potenziale valore aggiunto delle “Caratteristiche Leader”, benché la corte abbia riscontrato anche buone pratiche
  • I Gal non hanno tenuto in debito conto l’esigenza di efficienza e di procedure eque e trasparenti
  • Tutti i Gal oggetto dell’audit hanno concesso sovvenzioni alle stesse organizzazioni che li componevo

Altro che sviluppo: ricadute sul territorio limitate, assenza di trasparenza e con finanziamenti forse dati agli amici degli amici?

Per fare e disfare enti, per creare poltrone, poltroncine, sedie e sgabelli, sono tutti lì in prima fila, attaccati come sempre alla mammella, nessuno però che si sia mosso per difendere l’Ospedale Pacini.

Marco Ferrari
Consigliere di minoranza Cutigliano

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