MONTALE: «AMIANTO? FINCHÉ IL VENTO TIRA ALTROVE SIAMO A CAVALLO!»

Amianto
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MONTALE. La doppietta sull’emergenza amianto, martedì 10 e giovedì 12 marzo, è stata seguita dalla cittadinanza montalese che, quando si tratta di salute, è molto sensibile, con eccezione dell’inquinamento del gioiellino di via Tobagi, sempre tollerato dai più.

L’amministrazione era tutta presente e, a “gettare acqua sul fuoco”, aveva chiamato il dott. Mazzieri del Dipartimento Prevenzione dell’Usl 3 Pistoia.

Il tecnico sanitario ha rassicurato la popolazione, smentendo le severe raccomandazioni dell’Arpat, ma anche l’intera letteratura scientifica: chi conosceva le prescrizioni dell’Usl 3 emanate ai Sindaci per le relative ordinanze, non credeva alle proprie orecchie. Il culmine è stato raggiunto quando Mazzieri ha ricordato all’assemblea che si trattava di una rottura in frammenti di cemento amianto, e non di ‘fibre di amianto’, sorvolando sul fatto che la numerosità degli eventi di rottura è stata tale da generare un rischio statisticamente rilevante.

Mazzieri ha anche ricordato che grazie al favore della direzione dei venti, le fibre sono state allontanate a sud (viva la solidarietà e tutela della popolazione sancita dall’articolo 32 della Costituzione!) e quindi sfigati i cittadini di Agliana, Quarrata e Prato, poerallóro!

Qualcuno ha ricordato all’assemblea che il problema non potrà limitarsi alla popolazione scolastica: le fibre potenzialmente volatili, sono impalpabili e si diffondono ovunque, senza distinzione di tessera politica; viva la democrazia del vento!

I genitori, sono stati rassicurati: tutto quello che si poteva fare è stato fatto e peraltro si farà – ha detto il Sindaco Betti – quanto ancora si potrà fare (e cioè, non molto, vista la indeterminatezza dell’inquinamento).

Nessuno ha però fatto una sana autocritica sulla circostanza che la minaccia da polveri aerodisperse (il materiale di cemento amianto che riveste i plessi scolastici), è stata consentita per l’inerzia delle giunte precedenti che, già nel 1994, data di ratifica per legge della pericolosità del materiale, non hanno mai preso provvedimenti.

Nessuno ha ricordato al Sindaco che il Cis sarebbe stato incaricato di provvedere alla pulitura dell’amianto, secondo una stessa ordinanza sindacale del Comune: sembra che perfino al Cis non abbiano notizia della cosa… Sarà dunque il caso che l’amministrazione gli faccia una telefonata?

Ancora una volta, la frittata è fatta e, solo dopo, si chiede alla cittadinanza di mangiarsene una parte. Indigesta.

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3 thoughts on “MONTALE: «AMIANTO? FINCHÉ IL VENTO TIRA ALTROVE SIAMO A CAVALLO!»

  1. Causa, una serie di disturbi stagionali personali mi è stato reso impossibile presenziare come al solito a manifestazioni pubbliche con lo scopo di “ CONOSCERE PER DELIBERARE …” Quindi, niente video o registrazioni audio e foto.

    Data l’importanza del tema e di chi, l’amministrazione comunale l’aveva proposto, “ l’amianto “ l’unico articolo che ho trovato in merito quello di “linee future” di Alessandro Romiti, con il titolo:

    MONTALE: «AMIANTO? FINCHÉ IL VENTO TIRA ALTROVE SIAMO A CAVALLO!»
    Grazie al favore della direzione dei venti, le fibre sono state allontanate a sud…

    Dalla cronaca rilevo che l’intera amministrazione era presente e questo le fa onore.
    Forse sarebbe stato più utile un tecnico dell’Arpat che, uno dell’Usl 3 di Pistoia, è più utile dopo che durante gli accadimenti che scatenano le successive malattie.

    Trovo assurdo che un tecnico dell’Usl che il vento . causa del disastro e con quello che ne è conseguito …

    I venti hanno inquinato altre zone e creato una serie di problemi di responsabilità oggettive con una scaricabarile finale delle responsabilità.

    Già sono cominciate le domande

    Se la dispersione di frammenti di eternit è avvenuta sul suolo pubblico (giardini, strade, piazze, marciapiedi) la rimozione del materiale compete al comune?

    Se, invece, i cittadini trovano pezzi di eternit in aree private (corti, giardini, piazzali ecc..) interviene il comune?

    Chiedo cortesemente se qualcuno, in possesso di un’audio della serata, me la voglia fornire

    Pier

  2. In relazione a quanto scritto dal Sig. Pier, informo che sono in possesso di una registrazione della serata fatta in maniera molto artigianale (dal telefonino). Non di tutta, ma dei punti salienti si. Sono padre di due bambini che frequentano le scuole montalesi. Ero presente sia martedi che lunedi alla riunione tenutasi presso la parrocchia di montale organizzata da un gruppo di opposizione per fornire informazioni circa la pericolosità dell’amianto. Ci tengo a segnalare che nel corso di tale manifestazione fu impedito da parte di molti presenti alla relatrice proveniente dal Centro di studi sull’amianto Marco Vettori di parlare, tanto che molte domande rimasero in sospeso. Segnalo altresì la presenza di un “genitore” (si è qualificato come tale) che prese improvvisamente la parola, dopo aver atteso per più di un’ora accanto al banco dei relatori, per dire che “niente ne sapeva di amianto”, sciorinando un mucchio di sciocchezze tecniche al solo scopo evidente di infangare la credibilità dei relatori e con intento sfacciatamente politico, tanto che la stessa persona si è ripresentata in una delle serate successive ripetendo le stesse sciocchezze e le stesse accuse infamanti. Segnalo altresì l’accanita campagna diffamatoria (portata avanti anche da figli d’arte della politica montalese e nuovi adepti) contro un’assemblea e dei relatori organizzata al solo scopo di diffondere informazioni sull’amianto, tra l’altro tramite volantinaggio in cui non era riportato nessun simbolo di partito ma solo il nominativo di un gruppo che risiede nel consiglio comunale. In relazione alla serata di cui descritta nell’articolo sopra, ho ascoltato con piacere il coraggioso discorso di chi scrive, a cui tra l’altro si è impedito varie volte di parlare. Ha parlato invece un tecnico dell’asl, che ha omesso di dire, come si vociferava in sala, che era ex consigliere del PD e ancora in attività politica attiva. Questo signore (registrazione in mio possesso, a conferma di quanto scritto sull’articolo) ha affermato varie volte che quelli che si erano rotti erano ” frammenti di cemento amianto, e non‘fibre di amianto’, sorvolando sul fatto che la numerosità degli eventi di rottura è stata tale da generare un rischio statisticamente rilevante.”. La responsabilità di affermazioni del genere, è, credo, gravissima così come gravissima è la situazione sopra descritta sulla gestione dell’emergenza. Personalmente, insieme ad altri vicini, stiamo pensando di promuovere azione legale contro il comune. La salute dei nostri figli doveva andare avanti a tutto ma proprio a tutto. Mi sbaglio forse? Giacomo Russo

  3. Il tuo Giacomo è stato un ottimo lavoro.

    Bisogna smascherare chi strumentalizza, come al solito sono pronto a dare un volto(foto) e un nome.

    Giovedì 19 marzo ore 21, farò di tutto per essere al mio posto, per video documentare il consiglio comunale di Montale sarei lieto di esserti utile.

    Pier

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