MONTALE. Anche se Salvini il «fascista» sta superantipatico ai supercorretti Pd che alla fine, pur di fare quel che vogliono, si sono adattati anche a baciare le chiappe dei pentastellati infìdi pilotati dal Grillo parlante, una cosa il sacerdote celtico del Dio Po la dice giusta: passerà un mese, un anno, un secolo, ma alla fine – nolenti o volenti Mattarella, Renzi, Zingaretti, Pd, Boschi, Leu, Lui, Lei, quegli altri tutti, anche di ogni tipo Superman dell’accoglienza e/o preti di partito – alla fine si vota, perché la storia non è come il fisco italiano caro al Pd, che lascia in pace i ricchi democratici e tormenta i pensionati che prelevano in contanti: la storia emette sempre regolare fattura.
Stasera, signori elettori di Montale (Barbara Dardanelli in prima linea), il Sindaco Ferdinando Betti qualcosa dovrà dire, fare, baciare, lettera e testamento su quel pasticciaccio brutto del Carbonizzo, visto che l’interpellanza ad hoc dell’opposizione di destra sarà discussa in consiglio (dalle 20:30 in poi) al terzo punto all’ordine del giorno, scaricabile da qui.
Da ricordare anche che tutta questa vicenda – che ha semplicemente del surreale – è al vaglio della procura della repubblica di Pistoia, affidata alle cure del dottor Leonardo De Gaudio, pur se Betti – magari – avrà tirato un qualche respiro di sollievo pensando che il ritorno del Pd al governo (o forse, meglio, allo sfascio del paese) e la probabile ripresa delle attività “correnziali” (da corrente) della magistratura e del Csm, potrebbero garantire una rentrée trionfale in auge di Palamara e di Lotti con il consenso del non-presidente Mattarella e la benedizione di NapoliStalin.
Stasera, in piena assemblea consiliare, Ferdinando Betti come farà ad esimersi dal fare i nomi&cognomi degli uomini che – per grazia del PaDreterno e volontà del Comune di Montale – hanno ricevuto il miracolo della edificabilità dei loro terreni per quanta edificabilità è stata (sempre altrettanto miracolosamente) tolta al progetto Carbonizzo della Meridiana Immobiliare?
Betti parlerà in prima persona o farà rispondere al suo fedele Riccardo Vivona? Il tecnico che, pur dirigendo l’ambaradan dell’edilizia, non sa (e, come scrisse, non ha il dovere di sapere e cercare) i nomi dei proprietari a cui il Comune di Montale ha imposto le mani sul capo come duemila anni fa faceva Cristo e oggi fanno i papi, i cardinali, i vescovi e i preti della Chiesa Romana e delle sezioni del Pd.
Sarà interessante vedere cosa accadrà. Perché Betti deve farsene una ragione: in aula ci saremo anche noi.
E non potrà certo metterci fuori come a lui piacerebbe assai, visto che non ci sopporta dato che non crediamo a una parola di quelle che dice prendendo in giro tutti gli altri nostri colleghi che si lasciano imbonire dalle Parole Di vita eterna dei «signori del vapore».
A stasera, dunque. Confidando che Barbara Dardanelli sia in prima fila!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
C’è ancora il diritto di cronaca e di critica
nei feudi del Partito Democratico?
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♦♦♦ Scarica l’interpellanza dell’opposizione di Montale