Il consigliere di Noi per Montale Paperetti raccoglie l’appello di alcuni residenti. “Mi attiverò in consiglio comunale per restituire dignità a simboli che incarnano sia la memoria locale di chi ha fatto conoscere Fognano nel mondo sia il coraggio di chi ha lottato per la nostra libertà e per i valori che ci identificano come comunità”
MONTALE. “Alcuni cittadini di Fognano — afferma il consigliere di Noi per Montale, Michael Paperetti (in foto) — mi hanno contatto fortemente preoccupati per la carente salvaguardia del monumento funebre dedicato a Jorio Vivarelli e alla moglie Giannetta Pini.
Al cimitero di Fognano, infatti, a pochi passi dalla casa natale di via Sestini 1, il monumento funebre dedicato allo scultore e grafico Vivarelli (1922 —2008), versa, da anni, in uno stato di completo abbandono. I segni del tempo, tra cui erbacce incolte ed acqua stagnante, sono perfettamente visibili sulla lapide tanto da rendere difficile perfino la lettura dei nomi di battesimo dell’artista di fama internazionale e della rispettiva consorte, venuta a mancare nel 2009.
È perciò doveroso che l’amministrazione si attivi concretamente, in modo che vengano realizzati tutti i lavori di manutenzione”.
“Infatti — prosegue Paperetti — come mi è stato riferito dai residenti della frazione, sembra che dal 2 settembre 2011, anno dell’inaugurazione, il monumento non sia stato più tutelato a dovere. Si tratta di una negligenza imperdonabile, essendo un’opera che lo sculture (cofondatore, nel 1963, del Gruppo Intrarealista) aveva disegnato per conferire un tocco inconfondibile al sepolcro, che lo avrebbe accolto dopo la morte, oltreché una meta ambitissima da numerosi turisti che visitano Fognano.
Parimenti preoccupa anche lo stato di degrado in cui versa la scultura marmorea “Il Sacrificio” del 1985. Ulteriore segno della cecità dell’amministrazione Betti, rispetto alle bellezze culturali che caratterizzano il nostro paese”.
“Per tali motivi — chiosa Paperetti — sin dal prossimo consiglio comunale mi attiverò con ogni atto possibile, affinché venga ridato lustro a simboli che incarnano sia la memoria locale di chi ha fatto conoscere Fognano nel mondo sia il coraggio di chi ha lottato per la nostra libertà e per i valori che ci identificano come comunità”.
Andrea Balli