MONTALE. “Mercoledì 21 dicembre, cioè tra due giorni, se passa il punto n. 2 all’odg – quello relativo al progetto di fusione per incorporazione delle società Publiambiente Spa, Cis srl e Asm spa in Quadrifoglio spa – senza che venga approvato l’emendamento da noi presentato, tutti gli impegni politici ed istituzionali presi dal sindaco ma, soprattutto, dall’organo sovrano, cioè il consiglio comunale (si veda l’impegnativa della mozione approvata all’unanimità nello scorso consiglio comunale del 28 novembre: parti evidenziate cassate ma quello che interessa è l’impegnativa) verranno calpestati e disattesi da quanto contenuto nei Patti parasociali (vedi pag.3 con Cis Spa parte firmataria e pag. 8 punto 11.2)”.
Il capogruppo del centrodestra unito di Montale Gianna Risaliti a pochi giorni dal consiglio comunale interviene sulla nuova società unica di gestione dei rifiuti e in particolare sulla questione dell’impianto di via Tobagi.
“Cioè, in poche parole – prosegue – se l’allegato 9 alla delibera di cui al punto 2 dell’odg, passa senza accogliere la modifica da noi richiesta, succederà che il Cis spa si obbliga ad apportare, assegnare o comunque far confluire, tutti gli assets impiantistici.
“Noi l’abbiamo interpretata come un espresso impegno a far confluire l’impianto di Montale, e non ci sembra ci sia altra lettura (oltre ad altri impianti di altri soggetti coinvolti, ma a noi interessa Montale).
“Come giunta di Centro Destra ci opponemmo subito all’ipotesi di apportare l’impianto nella società nascente dalla fusione perché ritenevamo, e riteniamo, fondamentale mantenere la proprietà di un impianto che verrebbe, poi, usato e abusato senza che noi, cittadini del territorio su cui l’impianto insiste e porta conseguenze, avessimo più neppure la possibilità di decidere”.
Gianna Risaliti prosegue: “A parole, approvando la mozione appena 20 giorni fa, anche l’attuale amministrazione la pensava come noi ma se, invece, portano in approvazione la delibera con gli allegati nella forma originaria, l’approvazione unanime del 28 novembre a nulla vale.
Se, invece, l’amministrazione Betti manterrà la lealtà dell’impegno preso il 28 novembre e, quindi, approverà la delibera di fusione accogliendo l’emendamento perché davvero quella è anche la loro volontà, mi chiedo: come mai quel punto 11.2 è stato scritto in quel modo?
“Perché negli incontri (che sicuramente ci saranno stati) non hanno ottenuto la modifica? Oppure un documento così importante non è stato neppure letto?”.
Gianna Risaliti
Vedi anche:
- mozioneproprietaimpiantoapprovata28112016-1
- emendamento-proposta-deliberazione-fusione-1
- patto-parasociale
- schema-delibera-1
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