montecatini. CLAUDIO GARIBOLDI: “FORZA ITALIA? NON È ADESSO UN INTERLOCUTORE IN GRADO DI INCIDERE NELLE SCELTE EFFICACI PER LA CITTÀ

Gariboldi spiega i motivi che lo hanno portato a dimettersi da tutte le cariche in Forza Italia e dal partito

Claudio Gariboldi

MONTECATINI. [a.b.] In un comunicato Claudio Gariboldi spiega i motivi che lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni da coordinatore comunale e dalle altre cariche rivestite finora in Forza Italia. Un comunicato dove con onestà intellettuale vengono sollevati una serie di temi che investono direttamente anche l’amministrazione comunale guidata da Luca Baroncini.

“Come ormai noto, mi sono dimesso da tutte le cariche in Forza Italia e dal partito stesso.

Dopo il mio tentativo deluso di ricostituire una compagine consiliare in grado di rappresentare in modo efficace le istanze proposte agli elettori in campagna elettorale, ho ritenuto necessario lasciare il passo a soggetti più motivati e spero più efficaci.

Prendo atto che allo stato attuale delle cose, Forza Italia a Montecatini Terme non è un interlocutore in grado di contribuire ad una amministrazione all’altezza del ruolo che le urne le hanno assegnato. Ogni decisione viene presa da altri, spesso oltre il Serravalle, senza che le numerose e qualificate proposte che il partito ha fatto – anche scritte – siano state minimamente valutate nel merito.

Ma non basta. Bisogna anche assistere inermi all’azione dei tre membri della Giunta di Montecatini (4 con il Sindaco) che pure non hanno una strategia e un progetto condivisi. Si può mormorare solo all’interno delle segrete stanze, per poi sentirsi dire che Forza Italia non è un alleato affidabile perché crea problemi.

L’unica opzione è esprimersi solo in termini elogiativi nei confronti di questa Amministrazione, non è ammessa critica e soprattutto non sono accettate domande.

Montecatini Terme

Allora è meglio lasciare il passo ad altri e sentirsi liberi di poter chiedere informazioni sulle mille questioni che non si possono toccare da politici ma da semplici cittadini si.

È serio che la maggioranza apprenda in consiglio comunale che nel documento unico di programmazione si riferisce che le scuole cittadine non sono a norma, senza che ciò fosse noto nemmeno al Sindaco a 2 mesi dalla possibile riapertura dei plessi? Ma il DUP non è un documento politico dell’Amministrazione? Chi lo ha scritto?

Se la minoranza solleva dubbi sul fatto che il progetto di un’opera pubblica possa essere modificata dopo l’aggiudicazione dell’appalto, si può dare per caso una risposta? Io di appalti ne ho gestiti diversi, non mi sembra una domanda peregrina.

Addirittura ci sono voci per cui il Ministero dell’Interno non pagherebbe ancora l’affitto del Commissariato perché finora manca un collaudo? Si possono fugare? Basta dire che non è così che i collaudi ci sono tutti e che il Ministero provvederà secondo i crismi che la burocrazia italiana prevede: molteplici, rituali e lunghi, così si potranno iscrivere a bilancio i pur modesti canoni per sostenere un progetto o parte.

E si potrebbe andare avanti a lungo, a proposito di beni comunali dismessi, affitti da riscuotere su beni occupati, impianti sportivi e chi più ne ha più ne metta; ma la vera questione interessante per la città di Montecatini Terme è una sola, almeno dopo 14 mesi di mandato amministrativo.

Esiste un driver in grado di governare la corsa di un cavallo che ormai è in rottura prolungata? Perché Montecatini è allo stremo, progetti di città non se ne vedono ed il tempo a disposizione è finito”.

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