MONTECATINI, COMUNE A MISURA DI DISABILE?

Montecatini. L’attraversamento pedonale sul viale Bustichini

MONTECATINI. Un comune turistico come Montecatini Terme dovrebbe essere anche a misura di disabile.

Se da una parte l’amministrazione comunale in base alla legge regionale n. 66 del dicembre 2003, ha disposto l’adozione degli adempimenti per permettere, ai cittadini che inoltrano la propria domanda per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, di accedere al contributo regionale, dall’altra barriere architettoniche continuano ad essere segnalate per quanto riguarda le infrastrutture e le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Una segnalazione arriva da Gino Biondi –  simpaticamente si firma come “nonno sceriffo” – che si rivolge direttamente al sindaco Giuseppe Bellandi.

“Il comune – afferma – dovrebbe assumere un geometra in carrozzina o fare una convenzione di consulenza con un’associazione di disabili perché è inammissibile che una città che si dice turistica-termale (per quanto ancora?) non abbia la sensibilità per chi è meno fortunato di noi”.

Biondi porta ad esempio l’attraversamento pedonale presente sul viale Bustichini, all’angolo con via Bruceto.

Gino Biondi (da facebook)

“Qui non siamo certo nell’estrema periferia della città che ovviamente ha gli stessi diritti delle altre zone..”.

“Un disabile oppure una mamma che porta a passeggio il proprio bambino – spiega – nell’attraversare la strada si trova a combattere con gradini di circa 20 cm che sembrano pochi per un normodotato mentre diventano inaccessibili per una carrozzina”.

“Sono convinto – continua – che eliminare tutte le barriere architettoniche sia un dovere primario di un’amministrazione civile, e senza iniziare la liturgia del non ci sono soldi, il patto di stabilità, bla bla bla.

“Anziché gettare tutte le risorse (poche) nel megaprogetto del nuovo commissariato (sarà la nostra Caporetto e farà scopa con le Leopoldine), bisognerebbe dirottare parte di quelle risorse per iniziare ad abbattere la maggior parte delle barriere architettoniche presenti sul territorio”.

“Fino ad ora, devo ammetterlo anche se non ho responsabilità di governo – aggiunge Biondi – avevo sorvolato su questo problema endemico, ma ora che quotidianamente ho la possibilità di sperimentare con mano o meglio di rotella spingendo il passeggino di mio nipote, mi accorgo di quanto ci sarebbe da fare e basterebbe poco, solo la volontà politica, per rendere felice chi non ha la nostra fortuna. Per me sarà un periodo transitorio, ma per altri purtroppo no”.

Questa è solo la prima segnalazione della “battaglia fotografica” che Gino Biondi intende avviare “per segnalare le situazioni di disagio”.

“Invito tutti – conclude – a darmi una mano e a fare altrettanto perché, come si dice, chi dura la vince”.

[Andrea Balli]

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