montecatini. FDI-AN: «NO AL BUSINESS DELL’IMMIGRAZIONE IN CITTÀ»

Ilaria Michelucci
Ilaria Michelucci

MONTECATINI. L’inesorabile cammino sulla via del tramonto della città, segnato da oltre 17 anni di malgoverno cittadino, sembra essere arrivato al crepuscolo di un’epoca di tradizione turistico termale iniziata seicento anni or sono con Ugolino da Montecatini e spazzata via in pochi anni dal passaggio di proprietà nelle mani di Regione e comune dove l’eccellenza manageriale abbonda.

Dopo l’ufficializzazione sulla ribalta nazionale del reale disastro Terme ad opera di Striscia la Notizia, una mazzata definitiva all’immagine del prodotto primario cittadino, adesso sembra che un manipolo di imprenditori e albergatori abbiano accantonato le ultime inibizioni per gettarsi a capofitto nel business da oltre 4 miliardi dell’accoglienza dei finti profughi.

La crisi economica, la mancanza di prodotto termale e il degrado cittadino da un lato e Imu e Tarsu da primato dall’altro rendono l’antica arte cittadina dell’accoglienza una attività imprenditoriale sempre più difficile.

Ecco che allora si apre un fronte nella categoria, dove orgoglio e dignità di molti si confronta con le lusinghe del vil denaro da parte di pochi, vanificando ogni tentativo, seppur maldestro, di ridare impulso alla morente economia del turismo.

Montecatini Terme
Montecatini Terme

Capalbio, storica località di tendenza della casta radical-chic e catto-comunista punta i piedi all’arrivo delle risorse perché non graditi e a Montecatini invece, dal silenzio assordante della minoranza consiliare parla soltanto il vice sindaco ostentando teatrale propensione a tutelare l’immagine del prodotto città, quando lui stesso sembra guardare altrove quando di soppiatto arrivano costantemente nuovi clandestini in città.

Caro Sindaco Bellandi, se invece di riapparire con sostanza solo quando si tratta di trotto o ciclismo, dimostrasse di tenere concretamente all’economia cittadina, innanzitutto si metterebbe di traverso con ogni mezzo ai dictat di Governo e Prefettura, inoltre, darebbe una sfoltita alle imposte che gravano sugli alberghi, perché se non se ne fosse accorto, in città le aziende pagano la spazzatura al pari dello smaltimento delle scorie radioattive e l’imposta sugli immobili è ai massimi storici, nemmeno fossimo Portofino.

Sindaco, rinunciamo alle sagre paesane, agli eventi da Pro Loco e ai mercatini della paccottaglia, e con i soldi risparmiati diamo ossigeno alle imprese, quantomeno per legittimarci a dire No al business dell’immigrazione in città, tanto voluto e alimentato dalla vostra parte politica.

Segreteria Comunale Fdi-An

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