montecatini. IL MOVIMENTO 5 STELLE SULLA ISTANZA DI FALLIMENTO DI TERME MONTECATINI

“Altro non è che il risultato di tre anni di totale immobilismo dei soci e di tentativi grotteschi di privatizzazione”

Simone Magnani (M5S Montecatini)

MONTECATINI. L’istanza di fallimento di Terme di Montecatini presentata dalle banche ci colpisce ma non ci sorprende. Altro non è che il risultato di tre anni di totale immobilismo dei soci e di tentativi grotteschi di privatizzazione. Le dichiarazioni del Sindaco sono l’ennesima presa in giro alla città e l’ennesima campagna elettorale sulla pelle delle Terme.

Da anni chiediamo un impegno serrato al Comune da concretizzare con un serio piano di intervento pubblico utile alla messa in sicurezza del patrimonio cittadino ed al rilancio dell’attività e del suo indotto. Il nostro impegno aveva portato il dossier Terme al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico ma Lega e PD Regionale bloccarono ogni tipo di confronto dichiarando di sapere come risolvere la situazione.

Anche recentemente il Movimento 5 Stelle ha consegnato all’Assessore Ciuoffo un piano di intervento che garantiva la tutela dei beni, delle fonti ed il rilancio dell’attività e del territorio. Tutto inascoltato. Dal Comune invece solo propaganda ed ambiguità.

L’istanza di fallimento è la naturale fine di quei “dipende” detti costantemente dal Sindaco che oggi prova a scaricare colpe e responsabilità su altri in puro stile Baroncini.

Se la salvaguardia del patrimonio termale montecatinese, il rilancio delle attività termali e dell’impatto turistico sulla città, se la valorizzazione del territorio non sono competenza del Sindaco di Montecatini TERME viene da domandarsi per cosa sia stato eletto.

terme di Montecatini

Con il passaggio della pratica in mano al Tribunale fallimentare, il dibattito politico subisce una brusca interruzione. È questo, semmai, l’aspetto positivo. Non sono i montecatinesi ad essersi liberati di un peso ma il Sindaco, candidato con un sogno ed un abbonamento per Firenze che si è dimostrato inadatto ad affrontare la situazione.

Adesso il destino del patrimonio termale non è più nelle mani dei cittadini, le prospettive possibili possono forse salvare parte di questo patrimonio ma nessuna, nemmeno la più positiva delle ipotesi, prevede il rilancio e la promozione del territorio e della sua economia almeno per diversi anni.

Il M5S vigilerà sulle prossime mosse dei Soci che hanno il dovere di intraprendere tutte le azioni possibili a tutela dei dipendenti e del patrimonio termale per evitare che la procedura fallimentare proceda in modo disorganizzato e che speculatori possano banchettare sui resti delle Terme.

L’ultimo piano da noi presentato, ad esempio, può ancora concretizzarsi con un lavoro serrato ed essere inserito nel tentativo di concordato. Preso atto della procedura avviata dal tribunale e nella speranza che la Procura faccia chiarezza su tutte le eventuali responsabilità, fin da subito ci siamo attivati per lavorare su proposte e soluzioni tese a compensare l’impatto economico dell’eventuale, ormai possibile se non probabile, fallimento della Società Terme.

È adesso dovere di tutte le istituzioni pubbliche sostenere il territorio in questo difficile passaggio che avremmo preferito non vedere.

Movimento 5 Stelle

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