MONTECATINI. Ieri, convocata dal consigliere Simone Magnani (Movimento 5 Stelle) si è svolta a porte aperte nella sala consiliare di Montecatini la prima seduta della commissione di controllo delle attività delle società partecipate, alla presenza dell’Amministratore Unico di Terme, Alessandro Michelotti
“Dalla discussione, dalle domande e relative risposte – scrive lo stesso Magnani – si dipinge a mio avviso un quadro abbastanza chiaro (e preoccupante) della situazione. Per prima cosa emerge che la società, dopo i numerosi tagli al personale imposti dalla Regione (tra la consulente Arabella Ventura e i cambi di Amministratori) è totalmente ingovernabile.
Mancano professionalità e numeri tali da non consentire nessun altro tipo di gestione se non quella emergenziale, ricorrendo ad un numero esagerato di consulenze esterne.
La volontà della Regione, che chiede ulteriori tagli al personale ed appalta alle banche la scelta dell’Advisor a cui affidare il piano industriale, appare sempre più improntata a liberarsi della società limitando il più possibile i danni collaterali senza badare al futuro delle Terme e di Montecatini. C’è dunque la necessità di un piano industriale di rilancio, una ristrutturazione aziendale e del debito. Il timore, molto fondato, è che banche e socio di maggioranza mirino solo all’ultimo di questi tre punti”.
“Le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale – continua Magnani — concordano nella necessità che il Comune e la città siano attori in questa fase della società e non spettatori.
La volontà e lo spirito di collaborazione ha dato vita ad una seduta della commissione di aperto e costruttivo confronto. Come Presidente sono soddisfatto di quanto visto e tenterò di rendere ancora più operative le prossime sedute. Serve che dal Consiglio Comunale e dalla Giunta esca un piano strategico comune da portare in Assemblea dei Soci da contrapporre od integrare a quello dell’Advisor ed alla posizione della Regione”.
La seduta di ieri ha dato vita ad una delibera di indirizzo al Sindaco che avvia un percorso di trasparenza e pone il Comune in un ruolo propositivo e sempre meno succube della Regione.
“Le Terme – conclude Magnani – sono di tutti e continuiamo a lavorare perché tornino ad essere il motore dello sviluppo economico di tutta la Valdinievole”.
Sulla seduta di ieri mattina interviene anche Luca Simoni di Fratelli d’Italia che a proposito della Società Terme parla soprattutto di incapacità. È questa in sintesi secondo il suo parere la parola chiave rimasta dell’incontro
“Incapacità perché è di nuovo emerso come le cariche dirigenziali dell’azienda più importante della città non abbiano l’organico e le competenze per uscire dalla grave crisi attuale e per costruire un progetto che possa farne intravedere un minimo di futuro.
Incapacità perché la nomina nel 2018 dell’attuale amministratore unico ha inserito l’ennesima figura contabile al solo scopo di chiudere qualche falla, ma senza la preparazione necessaria per guidare l’azienda attraverso mercati internazionali sempre più competitivi.
Incapacità perché è ormai lampante che i soci dell’ultimo decennio, Regione Toscana e Comune di Montecatini, entrambi a guida Pd, non siano stati in grado di gestire il tesoro di Montecatini Terme come una risorsa per lo sviluppo e il benessere del territorio, riducendolo ad un “carrozzone” utile solo per elargire posti di lavoro e super consulenze”.
Durante la commissione come riferisce lo stesso Simoni è emerso anche un altro dato allarmante:
“Su ammissione dell’amministratore unico si procederà verso una ristrutturazione del debito verso i creditori (banche su tutti), ma senza un piano industriale di rilancio. Questa è l’ennesima riprova che non si hanno le idee chiare su come creare valore e riprendere in mano un’azienda che attualmente genera soltanto debiti (al passivo di 30 milioni complessivi e ogni anno se ne aggiungono 2 di passivo di bilancio). Credo che così non ci sia via d’uscita”.
“Le Terme hanno bisogno di un progetto di rilancio di insieme oltre che di investimenti, come giustamente ha sottolineato il sindaco Luca Baroncini nel suo intervento, e di una nuova vision aziendale.
Non possiamo accettare invece le arringhe di due ex amministratori come Fanucci e De Paola, che oggi vogliono far passare di avere le soluzioni in tasca dimenticando che negli anni trascorsi c’erano proprio loro ad amministrare a tutti i livelli. Da Roma a Montecatini.
È finito il tempo delle attese, le cose anche alle Terme di Montecatini devono totalmente cambiare”. Andrea Balli