montecatini. LE OPPOSIZIONI UNITE PER CHIEDERE UN INTERVENTO PUBBLICO DI RILANCIO DELLE TERME

Richiesta la convocazione di un consiglio comunale

Il palazzo comunale di Montecatini

MONTECATINI. I Gruppi consiliari di minoranza richiedono un consiglio comunale per discutere del seguente argomento:
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale l’Assemblea cittadina, spinta da oltre mille firme raccolte a sostegno di un rinnovato impegno degli Enti proprietari delle Terme, ha votato all’unanimità una richiesta alla Regione di riconsiderare la sua decisione di non considerare strategica la partecipazione nella proprietà delle Terme.
L’ingresso in Unesco e il fallimento di tutti gli avvisi pubblici per la vendita di immobili o privatizzazioni della società, richiede infatti un rinnovato e vigoroso sforzo pubblico per il salvataggio del patrimonio termale.
Successivamente alla mozione il sindaco ha riferito di aver inviato una lettera alla Regione, ma che questa non sia disposta a riconsiderare strategica la sua partecipazione in Terme di Montecatini S.p.a.
Noi riteniamo che il compito del sindaco non possa esaurirsi con una lettera alla Regione, la cui risposta era scontata, ma debba concretizzarsi con un deciso impegno per un intervento pubblico per salvare e rilanciare il patrimonio culturale e termale. Infatti , lo spirito e il significato di quella proposta era il rilancio di un impegno pubblico.
Per tutta risposta, dopo un bando per la privatizzazione del capitale sociale andato deserto, numerose proroghe finite con assegni inesistenti, ci ritroviamo sulla stampa la notizia che un soggetto avrebbe ” ricevuto mandato dalla società per trattare con i creditori “. Si appende sempre dalla stampa che questo soggetto “dovrebbe versare subito 200 mila Euro “ e “dopodiché il fondo Oracle potrà acquisire le quote di maggioranza delle Terme”.

Le terme viste dall’alto

Questo ennesimo tentativo è privo inoltre di qualsivoglia garanzia sugli investimenti futuri e sulla possibilità per i soci pubblici di difendere gli interessi collettivi nel nascente cda. Garanzie che invece erano ben presenti nel bando ed erano evidentemente il motivo che fece desistere gli stessi soggetti dalla partecipazione, atteggiamento che desta oggi non poche preoccupazioni.
Appreso quanto sopra, se quanto riportato è vero, siamo a chiedere quanto segue:
Quali atti votati dagli organi di indirizzo autorizzano il sindaco a dare mandato all’amministratore di trattare privatamente la privatizzazione della società senza avvisi pubblici, ricevendo un compenso per l’esclusività della trattativa ed escludendo discrezionalmente altri soggetti interessati;
Quali atti dell’assemblea dei soci autorizzano la società in questione a rilasciare interviste di esclusiva sulle Terme di Montecatini S.p.a.
Per quale motivo non sono stati ancora approvati i bilanci della società relativi agli esercizi 2020 e 2021;
Quali atti formali ha adottato l’ente per la gestione della crisi e in particolare, appresso che il Comune avrebbe a disposizione 2 milioni di Euro si chiede quali siano i capitoli di bilancio dedicati, quale forma di intervenire e in quali tempi intenda procedere l’Ente.
Si chiede inoltre di chiarire al Consiglio i termini dell’annunciato contratto con Croce Rossa per la gestione degli stabilimenti Redi e Tettuccio e il relativo piano economico finanziario.
I gruppi scriventi si riservano di presentare una mozione in sede di Consiglio per un intervento dei soci proprietari finalizzato ad assicurare al bene pubblico Terme di Montecatini S.p.A i dovuti interventi da parte dell’Ente in qualità di socio per la propria quota parte.
I consiglieri inoltreranno la presente interrogazione, per conoscenza ed evidenza, anche ad ANAC, al prefetto, alla corte dei conti e alla procura della repubblica. Laddove le risposte dell’amministrazione, che chiediamo anche per iscritto, non dovessero essere complete ed esaustive, non escludiamo di rivolgerci direttamente alle sopra richiamate autorità per difendere l’integrità del patrimonio termale e il pieno rispetto delle leggi – come noto particolarmente stringenti nel campo delle società a partecipazione pubblica.

Gruppo PD
Gruppo M5S
Gruppo Italia Viva
Gruppo I Bagnaioli

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