montecatini. PARCHEGGI AD USO PUBBLICO, CHIUSI AL PUBBLICO. KURSAAL, IL COMUNE FACCIA RISPETTARE LA CONVENZIONE

Parcheggio Kursaal 3

L’attacco del gruppo consiliare di Italia Viva: “La città privata improvvisamente di 100 posti auto. La decisione della società proprietaria del parcheggio ingiustificata e ingiustificabile”

Parcheggio Kursaal 1

MONTECATINI TERME. “Oggi la città è stata privata di 100 posti auto ad uso pubblico e nessuno, almeno prima di questa interrogazione, ha sollevato il problema. Noi lo consideriamo un grave danno e non intendiamo soprassedere”. Commentano così i consiglieri di Italia Viva Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli la chiusura, da parte della Società Monaco SRL, dei parcheggi ad uso pubblico al terzo piano interrato del Kursaal.

Lo fanno in un’interrogazione urgente nella quale definiscono “non giustificata né giustificabile” la decisione e chiedono all’Amministrazione Comunale di intervenire per far rispettare la legge e gli accordi tra il Comune e la società proprietà del parcheggio”, e se non intenda procedere con la richiesta danni nei confronti della stessa società.

Parcheggio Kursaal 2

Il capogruppo Fanucci e la consigliera Rastelli ricordano che “la convenzione oggi in vigore dispone l’obbligatorietà per la società Monaco SRL di garantire l’uso pubblico dei parcheggi al terzo piano interrato, in pieno centro, con accesso in viale Puccini, al servizio di tutti i servizi alberghieri, turistici, direzionali e residenziali del centro cittadino”. “Con un meritorio impegno, l’amministrazione comunale a guida del Sindaco Bellandi, nel corso del suo primo mandato, era riuscita a far rispettare la convenzione (vigente oggi come allora) e a far aprire il parcheggio al terzo piano interrato – ricordano i consiglieri di Italia Viva —. Ad aggravare la situazione per il Comune di Montecatini Terme il fatto che i parcheggi privati al primo e al secondo piano interrato siano regolarmente aperti e funzionanti (fortunatamente).

Ciò dimostra che il parcheggio e la struttura nel suo complesso sono accessibili e fruibili, in sicurezza, da chiunque ne manifesti la necessità”. Insomma, concludono gli esponenti consiliari di Italia Viva questa è solo “una inaccettabile discriminazione verso il pubblico”.

[paolo vannini]

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