MONTECATINI. Nel corso della riunione Partecipare al futuro, promossa dall’amministrazione comunale, è stato affrontato il tema del raddoppio ferroviario, e su questo, purtroppo, abbiamo preso atto per l’ennesima volta — nonostante l’argomento a partire dall’assemblea svoltasi nell’aprile 2016 che ha sancito la nascita del comitato Montecatiniunasola sia stato affrontato molte volte con chiarezza — che ancora molta gente non è al corrente di cosa succede né ha idea delle dinamiche che accompagnano questa annosa questione.
Nel corso dell’iniziativa gli amministratori Rucco e Pazzaglini hanno evidenziato fantomatici progressi di considerazione che invece, a nostro avviso, sono soltanto fumo negli occhi da parte di Rfi a cui la Regione, purtroppo acriticamente, ha delegato il compito d’intervenire progettualmente sul territorio con modalità che hanno quale principio fondante, l’interesse dell’azienda e delle imprese appaltatrici e non l’interesse dei cittadini e delle comunità in ordine ad uno sviluppo equilibrato del territorio e in barba ai concetti sbandierati sia dal presidente della Regione che dall’assessore regionale ai traporti relativamente alla rigenerazione urbana, alla partecipazione dei cittadini e non ultimo alla valorizzazione del territorio.
Ma la cosa più grave che dobbiamo annotare relativamente all’atteggiamento della Regione è quella di avere abdicato dal compito politico-istituzionale di controllo dello sviluppo del territorio e quindi i comuni e conseguentemente noi cittadini ci troviamo degli amministratori democraticamente eletti, che fanno gestire gli interessi della comunità, nel caso specifico, dall’amministratore delegato di Rfi.
Il nostro comune si trova oggi a dialogare o meglio a tentare di farlo con un’azienda partecipata che non rende pubbliche le ipotesi di lavoro ma si muove silente attraverso incontri “clandestini” con il Sindaco.
La Regione ha snobbato i cittadini e gli amministratori locali trovando sostegno in sindaci faziosi, come la sindaca di Pieve a Nievole, che d’ufficio difende le insostenibili decisioni di Rfi e del suo amministratore delegato ing. Maurizio Gentile e così, quando saranno finiti i lavori del primo tratto, tutto il traffico di Pieve a Nievole verrà convogliato su Piazza Italia e questo è inaccettabile!
È inaccettabile che un comune, costola del nostro, possa avere il potere di condizionare un territorio come ha fatto Pieve a Nievole!
È inaccettabile che non esista un progetto complessivo e che si proceda per lotti, peraltro non omogenei, in modo da condizionare senza possibilità di uscita i tratti a rischio come quello di attraversamento di Montecatini.
Rfi ancora spara cifre relative al costo a raso e al costo in soprelevata senza che queste siano supportate da dei progetti veri!
Abbiamo a che fare con un’azienda partecipata che lavora sottotraccia che non risponde alle richieste dell’autorità per la partecipazione (indipendente) istituita dalla regione Toscana!
Cioè la Regione e lo Stato elargiscono 450 milioni di euro ad un’azienda che nessuno controlla…Dobbiamo riprenderci il controllo del territorio e per avere più forza sarebbe opportuno per prima cosa espandersi e magari ritornare al comune unico Montecatini Val di Nievole per facilitare uno sviluppo più organico del territorio e minimizzare gli interessi di bottega.
Vogliamo che gli amministratori si schierino a salvaguardia degli interessi della collettività e impongano alla politica regionale di affiancarli sia nella difesa che nello sviluppo del territorio e in questo caso per il raggiungimento di una soluzione di attraversamento che non distrugga la città e che non crei barriere ma ricomponga una ferita.
Ricordiamo che anche il consiglio comunale si è espresso contro il passaggio a raso, lo ricordiamo anche ai componenti dei 5Stelle che nel mese di dicembre hanno promosso un incontro specifico sul raddoppio senza sbilanciarsi e quindi schierarsi contro il passaggio a raso e a favore della soprelevata.
Vogliamo chiarezza da parte di tutte le forze politiche e in campagna elettorale sarà nostro compito verificare se e come tutti i partiti e i candidati sindaci affronteranno il tema raddoppio, perché ora il gioco si fa duro e noi non ci facciamo distrarre continuiamo a perseguire il nostro obiettivo: il raddoppio in sopraelevazione anzi la realizzazione della sopraelevata ad un solo binario a salvaguardia dell’integrità dell’abitato.
Facciamo presente che come comitato, nel marzo 2018, abbiamo inviato all’amministrazione delegato di Rfi le seguenti due proposte precedentemente illustrate anche alla stampa:
1– la realizzazione della soprelevata che partendo dalla stazione centrale sale fino a ritrovare la quota in piano all’altezza dello stadio. Il progetto prevede, come prima ipotesi, due binari di percorrenza dei treni utilizzando una modalità di realizzazione che permette il passaggio dei convogli anche nel corso dei lavori utilizzando locomotori diesel che non necessitano dell’utilizzo dell’alta tensione. In corso di redazione del progetto, necessariamente schematico, discutendo del progetto e facendo simulazioni, ci siamo convinti che per le caratteristiche dell’abitato l’ipotesi più realistica e meno impattante da tutti i punti di vista è quella della sopraelevata a binario unico e l’eliminazione della fermata “Montecatini Centro”.
2– l’ipotesi di tracciato alternativo che si discosta radicalmente dal punto di vista con cui, fino ad oggi, è stato affrontato il problema del passaggio ferroviario ponendosi nell’ottica della risoluzione della viabilità nel suo complesso investendo un territorio molto più ampio.
Il tema è semplice: anziché insistere sulle possibili soluzioni di raddoppio che mantengono inalterato il tracciato, si propone di deviare la linea ferroviaria, partendo da Pieve a Nievole, in direzione sud, per arrivare poi in posizione parallela all’autostrada A11 e poi risalire verso nord riallacciandosi all’attuale tracciato come già previsto nel così detto “secondo lotto”.
Questo progetto elimina completamente la divisione in due parti della città e permette di “liberare” una porzione strategica di città su cui operare una ricucitura urbana fortemente caratterizzata e qualificante e avere , finalmente, una sola Montecatini.
Avremmo voluto almeno un segno di risposta ma niente, Rfi continua ad essere un organo estraneo ai meccanismi democratici di confronto, di partecipazione e intollerante alle regole democratiche.
[gentili — montecatiniunasola]