MONTECATINI. Le Terme di Montecatini sono in vendita: un messaggio forte e chiaro che da mesi rimbalza sui quotidiani locali e sui social; un avanzamento del processo di privatizzazione che sembra sempre più vicino ma che in realtà coinvolge più o meno sempre gli stessi interlocutori.
Regione Toscana, su decisione dell’Assessore Regionale Fratoni, ha ribadito l’intento di vendere le proprie quote (circa 67%) della Società Terme di Montecatini ad un soggetto di diritto privato nella mozione regionale n.1104 del 30 gennaio 2018; il fatto che ultimamente appaiono dichiarazioni contrastanti non deve fuorviare la realtà è quella che si trova scritta sugli atti pubblici, nero su bianco, su una mozione regionale.
Una scelta diversa da quella applicata alle Terme di Casciana, nel capitale delle quali rimangono sia Regione che Comune, a riprova che la strada della vendita non è mai stata l’unica percorribile, come ampiamente dichiarato in passato da M5S a livello locale e regionale.
Ma che cosa andiamo a vendere? Le Terme di Montecatini sono in una condizione a dir poco desolante, 10 anni di gestione Pd della città e di presenza di questa amministrazione nel Cda di Società Terme hanno portato a questo risultato: alla presentazione dell’ultimo bilancio relativo all’anno 2016 la valutazione della quote regionali variava sorprendentemente da 20 a 8 milioni di euro, raggio di variazione di cui è difficile capire la giustificazione.
A questo punto si è arrivati grazie ad una Amministrazione Comunale Pd che ha completamente avallato qualsiasi scelta scellerata di una Giunta Regionale Pd nella gestione di una Società strategica per il benessere e la identità di Montecatini e che ha brillato per totale mancanza di capacità di innovazione, totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria, perdite economiche e progetti incompiuti mentre il business delle Terme stava diventando sempre più proficuo in tutta Italia.
La vendita dell’intero comprensorio Termale per circa 8 milioni di euro può significare soltanto che esso è stato distrutto negli ultimi dieci anni ed i cittadini di Montecatini hanno diritto di sapere come questo sia potuto succedere.
Riteniamo opportuno e necessario che l’assessore Ennio Rucco, che, oltre ad essere vice sindaco, è anche assessore alla partecipazione, pubblichi sul sito del Comune di Montecatini Terme lo stato dell’arte dei beni mobili e immobili (quantità e relazione sullo stato di conservazione) della Società Terme.
Tali dati dovranno comunque essere predisposti dalla Società Terme non solo per i potenziali acquirenti ma anche in previsione del bilancio della società relativo all’anno fiscale 2017.
Inoltre, se trattative commerciali possono avere caratteristiche di riservatezza, queste non si applicano a dati banali di una società di diritto privato ma di proprietà 100% pubblica.
I cittadini di Montecatini Terme non possono trovarsi di fronte a condizioni già definite dove di fatto si svende un bene il cui valore è sceso precipitosamente sotto la corrente gestione Comunale; l’Amministrazione Comunale faccia un atto di coraggio e metta nero su bianco i risultati ottenuti a fronte di decine di milioni di investimenti.
[movimento 5 stelle montecatini]