montecatini. SOLDI DAL CIPE, BARONCINI: «UN FINTO SUCCESSO»

Il logo delle Terme
Il logo delle Terme

MONTECATINI. Sul tema Terme e sui modi in cui il Comune investe i soldi dei cittadini, è intervenuto il capogruppo di Mi Piace Montecatini, Luca Baroncini:

Mentre il decreto Madia impone di vendere a breve le società partecipate, e la Regione non ha fatto mistero da tempo di considerare le Terme fra quelle da dismettere, arrivano dal Cipe 5 milioni di euro.

Con questi soldi il Comune compra un bene che prima della giunta Bellandi era suo al 50 %, quindi avrebbe finanziato la società Terme con 2,5 milioni di euro, oggi grazie a loro l’importo del finanziamento ci costa invece 3,3 milioni di euro. Tanto non sono soldi loro…

Questa operazione ci dicono che viene fatta per un fine culturale, un museo. In realtà cela e rinvia il fallimento della società Terme e consente di rinviare anche il conseguente della giunta Bellandi, il tutto con i soldi vostri.

Terme di Montecatini
Terme di Montecatini, una tragedia…

Mentre i privati stanno cercando, con un ammirevole orgoglio, risorse per recuperare definitivamente il futuro della città, e della società Terme, il pubblico si autoreferenzia in parata per questo finto successo.

Ma non dobbiamo farci prendere in giro: dovevamo salvare le Terme con un progetto, un piano industriale di rilancio e investire in promozione e nel completamento delle Leopoldine non in un museo.

Museo purtroppo le nostre Terme rischiano di diventarlo a breve, nel loro insieme.

Ma con questo finanziamento ancora una volta la politica rimanda di un anno il problema. E quando non ci sarà più nulla da acquistare?

La sinistra forse spera che ci sia un’altra giunta, così il barile sarà di un altro.

E i cittadini pagano questo rinvio, mentre le strade sono dissestate, si risparmia sull’illuminazione pubblica lasciando a tratti al buio vie intere e il verde pubblico è spesso trascurato.

C’è molto poco da esultare. Non facciamoci condizionare, come la sinistra vorrebbe e pensa di fare gridando al successo.

Luca Baroncini

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