montecatini. STATO DI DEGRADO DELL’EX CINEMA ADRIANO: UNA VERGOGNA SENZA FINE

Fanucci scrive a Prefetto e Vigili del fuoco. Richiesto un intervento per valutare il reale rischio di incolumità pubblica dell’immobile in mancanza di azioni dell’Amministrazione comunale

L’ex cinema Adriano 1

MONTECATINI TERME. Un intervento al Prefetto e ai Vigili del Fuoco per una verifica delle reali condizioni di pericolo dell’immobile dell’ex cinema Adriano, ormai in stato di abbandono da diversi anni.

Lo chiede in una lettera inviata ieri Edoardo Fanucci, capogruppo del gruppo consiliare Italia Viva al Comune di Montecatini Terme. “La mia recente azione di denuncia, amministrativa e politica, sullo stato di degrado e di incuria in cui verte l’ex Cinema Adriano di Montecatini Terme ha prodotto molti commenti da parte dei cittadini e, ahimé, nessuna vera azione da parte dell’amministrazione” spiega Fanucci, che si dice preoccupato per il reale rischio di incolumità pubblica e dà conto di ciò che ha appreso da un controllo effettuato in questi giorni.

“Dagli atti che ho potuto visionare emerge che l’amministrazione ha intimato, in più occasioni, la messa in sicurezza, senza però alcun esito. A seguito della mia interrogazione, in data 14.11.2022, gli uffici hanno inviato una nuova formale sollecitazione intimando interventi entro dieci giorni, anche in questo caso senza esito.

L’ex cinema Adriano 2

Infine, nonostante le ripetute segnalazioni e denunce, a mio avviso inspiegabilmente, il Comune non ha mai multato la proprietà privata e non ha emesso formale ordinanza di messa in sicurezza”.
Con queste premesse e superato il termine dei dieci giorni intimato dal Comune (senza esito sostanziale), il consigliere ha deciso di inviare formale lettera al Prefetto e al Comandante provinciale dei Vigili del fuoco nella quale spiega la situazione di pericolo dell’immobile ex cinema Adriano di Montecatini, tra via San Martino e via Scannavini.

Fanucci si dice “preoccupato del rischio per l’incolumità pubblica derivante dallo stato di evidente degrado dell’immobile, dalla quotidiana caduta di vacalcinacci sulla pubblica via, dalle precarie condizioni della pensilina che insiste su via San Martino, dallo stato di incuria della facciata, dal potenziale pericolo del muro di cinta e dalla presenza di materiale illuminotecnico che ingombra il marciapiede“.

Per questo, argomenta il consigliere, o la notizia di un potenziale rischio per l’incolumità pubblica viene smentita senza infingimenti, oppure, in alternativa, chiede “che tutte le azioni necessarie per una corretta messa in sicurezza dell’edificio in oggetto vengano messe in campo”.

In chiusura della lettera Fanucci ricorda la mancanza di sanzioni da parte dell’Amministrazione comunale e si interroga sulla “ragione di tale impotenza di fronte ad un caso così eclatante. La città subisce un grave danno di immagine causato da questo stato di incuria”.

[paolo vannini]

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