La delibera è stata approvata dai gruppi Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Bagnaioli, e Pd
MONTECATINI. Ieri sera si è tenuto un Consiglio comunale storico, che per la prima volta apre alla privatizzazione della società. “Quando mi sono insediato nel maggio 2019— scrive il sindaco Luca Baroncini — ho trovato una situazione di avanzata crisi d’impresa: 30 milioni di euro di debiti accumulati negli anni, la maggior parte dei quali verso istituti bancari, e una gestione caratteristica in perdita strutturale che non era pertanto in grado di generare liquidità per risolvere i debiti ormai, dopo anni e anni, da dover pagare.
La situazione che per lungo tempo è stata rimandata in avanti senza esser superata, la mia amministrazione si è trovata a gestirla in un momento in cui non c’è più tempo per rimandarla e non lo avremmo nemmeno voluto fare ulteriormente.
La crisi doveva e deve essere risolta: per altro non avrebbe avuto senso, e non sarebbe il bene della città, continuare a prolungare le perdite e i debiti senza speranza di invertire la tendenza”.
“Sono stati tentati in primis — continua — due bandi per la vendita degli immobili, ma entrambi non hanno ricevuto offerte tali da sanare la situazione e quindi non potevano essere accettate dall’amministratore e dai soci. A margine dell’ultimo bando però è pervenuta invece una manifestazione d’interesse per acquisire le azioni della società.
Così, con coraggio, il Comune ha proposto al socio di maggioranza Regione Toscana, un aumento di capitale come strumento di risoluzione della crisi. Aumento di capitale riservato a nuovi investitori. La Regione si è mostrata disponibile a seguire questa strada, attraverso una procedura trasparente e ad evidenza pubblica. Così siamo arrivati alla delibera di consiglio comunale di ieri sera, votata favorevolmente dai gruppi Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Bagnaioli, e….PD!”.
Delibera che dà indirizzo al Sindaco di Montecatini Terme di partecipare alla prossima assemblea dei soci del 15 luglio per esprimere voto favorevole alla richiesta di aumento di capitale sociale attraverso un bando per ricercare sottoscrittori. Ovviamente i “nuovi soci” saranno scelti sulla base non solo di un’offerta economica, ma anche e soprattutto sulla base di un progetto industriale che preveda investimenti e un piano di rilancio della società e conseguentemente dell’economia cittadina.
“Inoltre, visto l’interesse pubblico e l’importanza anche artistica e culturale di gran parte del patrimonio della società — aggiunge il sindaco Baroncini — si prevede di modificare da subito lo statuto in maniera tale che, se il bando come auspico avrà buon esito e ci sarà un nuovo socio di maggioranza esterno, serva comunque l’assenso anche dei soci pubblici per operazioni di natura straordinaria e per la eventuale vendita di immobili, assieme a tutta una serie di varie altre forme di tutela dei soci di minoranza e della valenza anche pubblica appunto della società.
Insomma in questa storica delibera di consiglio comunale si è cercato di contemperare i legittimi interessi di potenziali investitori privati che debbono e possono fare business, con quelli fondamentali della città.
Dispiace non avere convinto dell’opportunità di questo percorso i gruppi di Italia Viva e Movimento 5 Stelle”.
“Io sono sempre stato favorevole alla privatizzazione senza preclusioni concettuali, ed anzi col passare del tempo mi sono convinto che sia l’unica strada percorribile per salvare e rilanciare la società. Il pubblico non sa e non può fare impresa. Un privato, con le giuste garanzie ed un pubblico controllo, può fare impresa per sé portando al contempo benessere ad un intero territorio.
Da qui la scelta di privatizzare non uscendo dalla società, ma restando soci, attraverso un aumento di capitale atto a risolvere la situazione debitoria e compiere gli investimenti necessari ad adeguare l’offerta aziendale alla mutata domanda, tutelando i posti di lavoro e creandone di nuovi”.
“Ovviamente — conclude — c’è tutta una partita da giocare, c’è un bando da pubblicare, e c’è da attenderne gli esiti. Ci siamo presi un rischio, abbiamo scelto. È un momento storico, e comunque vada, sono orgoglioso di come abbiamo lavorato e delle scelte fatte. Non saranno tutti d’accordo e ci saranno i soliti che grideranno alla mia incapacità, e se poi andrà bene alla fortuna.
A me non interessano meriti, solo che vada tutto a buon fine per la nostra città e per l’intero turismo regionale a cui si ri-aggiungerebbe un prodotto. Del resto sono qui per assumermi responsabilità e non meriti. Anzi, a differenza di chi sminuirà il lavoro fin qui fatto, io ci tengo a ringraziare alcune persone:
- I gruppi di maggioranza per la fiducia che mi hanno sempre dato e per il supporto totale su questo tema, così come i 3 partiti di centro-destra che a tutti i livelli hanno sostenuto la nostra città;
- Il gruppo Pd e in particolare il mio avversario Ennio Rucco perché è stato prezioso e decisivo (con i suoi modi duri ma anche con la sua esperienza) in questi ultimi mesi nell’aiutarmi concretamente e nel dialogo con l’altro socio;
- I consulenti Raffaele Lenzi e Franco Arizzi che stanno dando un contributo prezioso alla causa, ma anche il gruppo di lavoro nel suo insieme che lo scorso anno mi supportò nell’elaborazione di un piano che prevedeva l’intervento pubblico in un momento in cui non si erano ancora affacciati investitori privati;
- Gli uffici comunali Partecipate e Avvocatura;
- L’amministratore Michelotti per non aver mai smesso di credere nelle Terme e per il lavoro di questi mesi sullo sviluppo della gestione caratteristica, assieme al suo staff.
I ringraziamenti ci sono già a prescindere, tuttavia serbo prudenza e attendo fiducioso gli esiti del bando. Per esultare è troppo presto, però già da ora vorrei restituire con la mia positività un pò di entusiasmo alla città termale più bella del mondo”.
[comune di montecatini]