La proposta di Simone Magnani e Silvia Noferi (Movimento 5 stelle): “Una ulteriore via d’uscita dalla crisi societaria”
MONTECATINI. Visto che la Regione si è incancrenita nella sua posizione di impossibilità di intervento sulla società Terme di Montecatini, tenuto conto che il Comune, nonostante il voto del Consiglio, ancora rincorre improbabili quanto non convenienti privatizzazioni, il Movimento 5 Stelle offre ai soci un’ulteriore via d’uscita dalla crisi societaria.
Una via che tutelerebbe il patrimonio storico e strategico della società, risolverebbe il conflitto burocratico della Legge Madia e delle censure della Corte dei Conti.
Regione e Comune insieme a partners istituzionali da individuare con i Ministeri competenti, Fondazioni bancarie, Associazioni di categoria e, volendo, una limitata percentuale di privati possono costituire una Fondazione in Partecipazione con lo scopo di “Recuperare, Tutelare, Valorizzare e Promuovere il sito Unesco di Montecatini Terme”.
Nella Fondazione possono confluire i fondi preventivati dai due attuali soci per l’acquisto di immobili (12 milioni in totale) più qualche altra risorsa destinata alla cultura e prevista anche dal PNRR.
Obbiettivo acquisire all’interno di un concordato in continuità: – SALUTE- ISTITUTO DI CURA – LEOPOLDINE – GROCCO – TORRETTA – TAMERICI – SERRE – TETTUCCIO.
L’Excelsior sarebbe, sempre all’interno del concordato, destinato alla vendita alla Fondazione Cassa di Risparmio per la realizzazione degli Uffizi diffusi mentre le Redi resterebbero in Terme di Montecatini spa mantenendo così attiva sia la convenzione mineraria che gli accreditamenti sanitari e permettendo così investimenti a tutela delle Fonti. I restanti beni immobili potranno essere liquidati ottenendo così la liquidità necessaria per chiudere positivamente il concordato.
A questo punto le Terme di Montecatini avrebbero una mera funzione sanitaria ( prendendo in gestione anche quel comparto del Tettuccio dalla Fondazione) affidando la gestione ad un privato competente si ritroverebbe ad avere bilanci in ordine ed a tornare strategica per la Regione.
Leopoldine e Grocco potranno essere affidati a privati del settore con l’obbiettivo di rilanciare lo stabilimento. La Salute, la Torretta e le serre potranno essere date in gestione per valorizzarne i parchi e non solo. L’istituto di cura potrebbe essere utilizzato dalla Asl come Casa della Salute ed Ospedale di prossimità mentre il Tettuccio manterrebbe la sua funzione turistica con gli indirizzi coordinati da Comune e Associazioni.
Tutte le entrate della Fondazione, derivanti dagli affitti delle gestioni e dai bandi a cui questo soggetto giuridico può accedere potranno essere usati allo scopo di recuperare e restaurare il patrimonio artistico degli stabilimenti ed alla promozione del sito Unesco.
Un quadro complessivo a cui possiamo lavorare sin da subito iniziando a reperire le adesioni per la creazione della Fondazione e che creerebbe una realtà unica in città in cui tutte le componenti economiche e sociali collaborano per la tutela ed il rilancio di un Patrimonio Mondiale, con il Pubblico che torna ad avere un ruolo forte di tutela ed indirizzo ed il territorio che può incidere per il proprio futuro.
Sta ai Soci adesso dimostrare che l’interesse collettivo è il loro primo obbiettivo e collaborare alla nascita di quanto descritto o palesare il proprio disimpegno con una operazione al ribasso come il semplice acquisto del Tettuccio o peggio ancora proseguendo con una censurabile trattativa privata senza garanzie e vincoli minimi, in piena violazione del bando di privatizzazione, che nel caso diventasse concreta ci obbligherà alla tutela dell’interesse pubblico ed esporrà gli Enti soci ad esposti e verifiche.
Silvia Noferi – Consigliera Regione Toscana M5S
Simone Magnani – Consigliere Comune di Montecatini T.