MONTECATINI. Il Comune di Montecatini ha dato inizio alla ricerca relativa al “Biomonitoraggio della qualità dell’aria tramite licheni”, a seguito di una convenzione stipulata con l’Università di Siena. Si tratta della prima fase definita “Studio di bioaccumulo”: successivamente ce ne sarà una seconda, chiamata “Studio di biodiversità”.
La ricerca viene effettuata tramite lo studio dei licheni, già sistemati in 22 “postazioni” (ovvero alberature, vedi foto) in città. Serviranno poi tre mesi per ritirare i campioni lichenici dagli alberi e procedere alle analisi. I licheni consentono di individuare infatti segnali di allarme in quanto identificano indirettamente aree in cui il livello di inquinamento ha effetto su un organismo sensibile come appunto gli stessi licheni: le variazioni ecologiche indotte dall’inquinamento sull’ambiente possono manifestarsi con modificazioni morfologiche e accumulo di sostanze inquinanti.
Storicamente, tra il 1993 e il 2000 sono stati condotti cinque studi di monitoraggio mediante licheni come bioindicatori della qualità dell’aria a Montecatini, nell’ambito del gruppo di lavoro con l’allora Servizio Multizonale di Prevenzione (oggi Arpat) e l’Università di Siena (per l’esattezza anni 1993, 1996, 1998, 1999 e 2000).
Nel 1993 e nel 2000, in una selezione di stazioni, è stata condotta anche un’indagine sull’inquinamento atmosferico da metalli pesanti utilizzando i licheni come bioaccumulatori, rendendo di fatto la città di Montecatini come una delle poche aree urbane a disporre di un set storico di dati relativo all’impatto e all’evoluzione dell’inquinamento atmosferico attraverso l’uso di biomonitor.
Nel corso del 2012, i risultati di tali ricerche, sono stati presentati al convegno della società internazionale per il termalismo tenutosi a Cuntis, in Spagna. Lo studio è stato premiato come esempio di ricerca innovativa sul tema del termalismo.
Ricordiamo che il Comune di Montecatini è sede di Osservatorio turistico di destinazione, O.T.D. e che nello scorso aprile tra le proposte del Panel dell’O.T.D. c’era proprio l’orientamento di azioni verso il monitoraggio della qualità dell’aria, attivando ricerche con validità scientifica per una rilevazione sul territorio.
A 15 anni di distanza torna dunque un nuovo progetto di monitoraggio biologico attraverso l’uso dei licheni, organismi estremamente sensibili all’inquinamento, che ha come obiettivo l’integrazione degli studi precedenti, al fine di istruire un osservatorio permanente della qualità ambientale per seguirne il trend nel tempo.
Ricalcando lo schema dei lavori eseguiti in passato, il progetto può essere proficuamente articolato in due fasi:
- 1) analisi delle deposizioni dei principali elementi chimici legati all’inquinamento atmosferico accumulati all’interno di talli lichenici (studio di bioaccumulo)
- 2) analisi della biodiversità lichenica come indicatore dell’inquinamento da gas fitotossici (studio di biodiversità).
[baccellini – comune montecatini]