MONTEMURLO CELEBRA IL “GIORNO DELLA MEMORIA”

Nella foto da sinistra: Valentina Vespi, sindaco Calamai, Federica Palanghi, Antonella Baiano

MONTEMURLO. Il Comune di Montemurlo, in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato, celebra il Giorno della Memoria con una serie di iniziative rivolte soprattutto ai giovani.

« Le iniziative di Montemurlo hanno come obbiettivo principale quello di formare una “cultura della memoria” nelle nuove generazioni. — spiega la presidente del consiglio comunale, Federica Palanghi – Quest’anno ricorre poi il 75esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e insieme al Comune di Prato abbiamo deciso di dare il massimo riconoscimento istituzionale a questa ricorrenza, promuovendo un consiglio comunale congiunto al quale prenderà parte Tatiana Bucci, una delle ultime testimoni dell’Olocausto».

Il programma prende il via domani, martedì 21 gennaio, ore 10 alla Sala Banti (piazza della Libertà- Montemurlo) con l’inaugurazione della mostra Facciamo Pace, con disegni dei bambini di tutto il mondo. L’iniziativa nasce dal progetto Colori per la pace, nato per promuovere la pace attraverso l’interscambio culturale tra le giovani generazioni.

L’associazione omonima ha individuato nei disegni dei bambini l’espressione più genuina per lanciare un grido di speranza in tutto il mondo. Sono stati raccolti in poco più di tre anni oltre 18.000 disegni da scuole primarie e dell’infanzia di 111 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti.

I colori della pace

La mostra, visitabile fino al 16 febbraio, si arricchirà dei disegni dei bambini di Montemurlo delle classi 4 A e 4B della scuola primaria “Margherita Hack” di Bagnolo e sarà esposta poi a Sant’Anna di Stazzema il prossimo 12 agosto.

“Un orgoglio sapere che anche i disegni dei bambini di Montemurlo testimonieranno la pace nel mondo”, sottolinea l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano. Inoltre anche Montemurlo ospiterà una parte del tappeto del mondo, idea nata nel 2015 a sostegno del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna.

All’inaugurazione della mostra Facciamo pace interverranno il sindaco Simone Calamai, il presidente del consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, la presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi e l’assessore alla pubblica istruzione Antonella Baiano, il segretario associazione Martiri di Sant’Anna, Graziano Lazzeri, il consigliere regionale, Nicola Ciolini, il presidente dell’associazione I Colori per la Pace, Antonio Giannelli, la presidente dell’associazione La Tela di Penelope, Cristina Manetti.

L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’associazione La tela di Penelope ed il sostegno del parco nazionale della pace e dell’associazione Colori per la Pace.

A seguire, sempre domani 21 gennaio, ore 11,30 al teatro della Sala Banti andrà in scena lo spettacolo Ich war Da di e con Marco Brinzi e Caterina Simonelli in collaborazione con il centro culturale della Gualchiera.

Un ipotetico dialogo tra un giornalista e uno dei massacratori della strage di Sant’Anna di Stazzema. Il 12 agosto del 1944, i soldati tedeschi misero a ferro e fuoco il paesino dell’Alta Versilia dove avevano trovato rifugio migliaia di sfollati in fuga da guerra e bombardamenti. Le vittime accertate furono 560, in prevalenza donne e minori.

Alla rappresentazione assisteranno gli studenti della scuola media “Salvemini- la Pira”.

Le iniziative per il giorno della memoria proseguiranno giovedì 23 gennaio ore 10 al Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” (via Maroncelli n. 21 – Oste), dove Tatiana Bucci, una delle più giovani sopravvissute italiane alla Shoah, incontrerà gli studenti e racconterà la sua terribile storia di deportazione. Nell’occasione agli studenti verrà donato il libro Noi bambine di Auschwitz scritto dalle sorelle Bucci (Mondadori 2019) offerto dalla sezione Soci Coop di Prato.

Tatiana e Andra (Alessandra) Bucci

Sempre giovedì 23 gennaio al Museo del Tessuto alle 16 si terrà il consiglio comunale straordinario congiunto dei Comuni di Prato e Montemurlo sul tema della Giornata della Memoria. Parteciperà anche Tatiana Bucci, una delle due sorelline su cui il dottor Mengele fece i suoi esperimenti genetici ad Auschwitz scambiandole per gemelle.

« Un impegno, quello per la memoria, che dura tutto l’anno. — dice il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai — In un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una preoccupante recrudescenza di fenomeni di intolleranza e odio, il Comune di Montemurlo vuol riuscire a parlare ad una platea amplia, promuovendo vari momenti di conoscenza e approfondimento, dall’incontro con i testimoni dell’Olocausto, alla memoria dei luoghi, affinché il ricordo delle persecuzioni sia visibile e tangibile per tutti».

Non a caso le iniziative per il giorno della memoria si chiuderanno martedì 28 gennaio ore 10 con l’apposizione di una targa al Quercione in località il Mulino in memoria di Marcello Martini, cittadino onorario di Montemurlo dal 2015, scomparso lo scorso 14 agosto a 89 anni, che proprio in questo luogo fu catturato dai nazi-fascisti nel 1944 ad appena 14 anni.

L’iniziativa è a cura dell’assessore alle politiche della memoria, Valentina Vespi che dice: «.Un modo per rendere omaggio a Marcello Martini, affinché la sua memoria non vada dispersa. Dal 2008, infatti, il Comune di Montemurlo fa parte della Fondazione Museo della Deportazione e il suo impegno a favore della memoria non si è limitato alla giornata del 27 gennaio ma si è sempre spinto oltre, cercando soprattutto di entrare in contatto con le giovani generazioni, perché cercare di impedire che ciò che è stato non debba più accadere».

Parteciperanno alla cerimonia la moglie e la figlia di Marcello Martini. Martini fu deportato a Mauthausen quando aveva 14 anni e riuscì a sopravvivere a quell’inferno. Fino a quando la salute glielo ha permesso, ha raccontato alle nuove generazioni l’abominio della deportazione e dei campi di concentramento e di sterminio. Marcello, insieme alla famiglia e al padre Mario, maggiore della Resistenza e attivista di Radio Cora, trovò rifugio in una casa di contadini a Bagnolo e fu proprio a Montemurlo che fu catturato dai nazi-fascisti e deportato.

Per avere maggiori informazioni sul programma delle iniziative si può contattare la presidenza del consiglio comunale tel. 0574-558207.

[masi — comune di montemurlo]

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