MONTEMURLO. Un centro capace di rafforzare l’identità di Montemurlo, la sua capacità di accoglienza e la sua vitalità culturale. Un luogo dove ritrovarsi per fare comunità, mostrare le eccellenze del territorio e per promuoverne il rilancio sociale e economico.
Questi in estrema sintesi i risultati del processo partecipativo “Montemurlo disegna il suo futuro”, presentati dall’amministrazione comunale nel corso di un incontro pubblico in Sala Banti.
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del percorso, era una scommessa e l’abbiamo vinta – sottolinea l’assessore alla partecipazione, Rossella De Masi –. Non era scontato riuscire a coinvolgere 400 persone, anche perché a Montemurlo era la prima volta che usavamo lo strumento della partecipazione per riprogettare un’area strategica della città. Il progetto che abbiamo elaborato, e che dobbiamo presentare alla Regione entro il 31 dicembre, è molto ambizioso e speriamo di ottener il finanziamento europeo del Piu. Se così non dovesse essere abbiamo già studiato un piano b. Per l’amministrazione l’ex Pg1 è un obbiettivo centrale di tutto il mandato e abbiamo intenzione di realizzarlo anche se per stralci”.
La proposta di un centro urbano attrattivo, bello, fruibile da tutti, attento ai bisogni dei più giovani e adeguato al cambiamento che la città sta vivendo, è stato elaborato da circa quattrocento cittadini, che da ottobre a dicembre hanno partecipato a laboratori progettuali e tavoli d’ascolto nelle piazze della città e nelle scuole.
“Voglio ringraziare i cittadini per la loro risposta e il loro coinvolgimento – prosegue De Masi –. La partecipazione rappresenta una buona pratica che l’amministrazione pubblica in generale dovrebbe adottare per determinare le scelte più rilevanti per il futuro della collettività. Infine, sono stata molto contenta di vedere il lavoro portato avanti dai ragazzi della scuola media “Salvemini-La Pira”, che per il Pg1 hanno elaborato un progetto di dettaglio con tanto di video di presentazione, dimostrando particolare attenzione e maturità”.
Il percorso partecipativo ha affrontato anche altre importanti questioni, come il tema della mobilità sostenibile e dei trasporti pubblici, o quello del disagio adolescenziale e della dispersione scolastica. Tra le varie ipotesi emerse, che faranno parte del progetto da presentare alla Regione, c’è la creazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale, che colleghi la nuova piazza del Pg1 a Montale attraverso la realizzazione di una passerella sul torrente Agna e la realizzazione di una nuova viabilità intorno alla piazza, che consenta un collegamento diretto tra l’ex campo sportivo e la piazza della Libertà.
La scuola dell’infanzia e il nido di Novello, attualmente in una zona molto trafficata, saranno spostati in località Morecci, dove sarà ampliata la scuola e realizzato un nuovo asilo nido in un lotto di terreno attualmente libero. Nella vecchia scuola di via Rosselli, invece, la previsione è quella di realizzare una “casa delle economie”, un edificio “multi-funzione” che possa ospitare un “fab lab”, cioè una piccola officina che offre servizi personalizzati di dispositivi tecnologici, o spazi per il co-working, uffici condivisi da giovani professionisti e creativi.
Insomma, l’area dell’ex-campo sportivo dovrà essere il cuore di un sistema di spazi pubblici interconnessi e fruibili a piedi (anche per i non vedenti) di giorno e la sera. Un luogo di convivialità, dove passare il tempo libero magari leggendo un buon libro o degustando prodotti tipici del territorio.
Una piazza smart con un’ottima copertura wi-fi e con fontane e giochi d’acqua per creare un’atmosfera più naturale. Uno spazio dove praticare lo sport con un area per il basket, la pallavolo, il calcetto e una pista da skate, ma anche un luogo dove trovare la qualità del commercio artigianale e dei prodotti tipici.
E poi pub e piccoli ristoranti per offrire forme di aggregazione e ritrovo. Infine, per i cittadini le forme di gestione di eventuali strutture dovrebbero coinvolgere giovani o soggetti deboli ed essere inclusive.
Con il nuovo anno, invece, inizierà la consultazione e l’ascolto dei cittadini su come riqualificare la “fabbrica rossa” a Oste, che però rimane una struttura privata. Per conoscere nel dettaglio le linee guida del processo partecipativo “Montemurlo disegna il suo futuro” ci si può collegare al sito www.open.toscana.it e consultare la “stanza della partecipazione” dedicata a Montemurlo.
[masi – comune montemurlo]