MONTEMURLO, CIBO DALLA CINA SENZA ETICHETTE

Alcuni dei prodotti sequestrati
Alcuni dei prodotti sequestrati

MONTEMURLO. Sono oltre settecento le confezioni di alimenti sequestrate dalla polizia municipale di Montemurlo ad un ambulante di nazionalità cinese, perché prive dell’etichettatura in lingua italiana prevista per legge.

La scoperta è avvenuta nel corso di un controllo nei giorni scorsi. Gli agenti hanno fermato un furgoncino condotto da un cinese di 34 anni che, per conto di un negozio etnico della zona di San Paolo a Prato, stava facendo consegne a domicilio nei magazzini gestiti dai connazionali nella zona industriale di Oste.

La merce è stata sequestrata in attesa della sua confisca ed ha occupato ben sette sacchi neri dell’immondizia, dove sono finiti gli alimenti più disparati: dalle zampe di pollo essiccate, alla carne di anatra sottovuoto (ben 72 confezioni), agli spaghetti e alle uova liofilizzate, e poi ancora legumi, pesce in scatola, snack, radici, riso e spezie varie. All’ambulante è stato contestato un verbale da 3166 euro per la vendita di alimenti privi di etichettatura in lingua italiana. Il rapporto dei vigili è stato trasmesso alla Regione Toscana e alla Asl4 di Prato, che provvederà ad emettere l’ordinanza per lo smaltimento della merce che finirà all’inceneritore.

“Il punto non è se i prodotti sono o meno di qualità – precisa il comandante della polizia municipale di Montemurlo, Gioni Biagioni –. L’etichettatura in lingua italiana permette ai cittadini e alle forze di polizia di controllarne gli ingredienti ed accertare quindi se si tratta di prodotti per i quali è consentita la vendita, oltre ad essere un importante strumento di informazione”. Anche per il sindaco e l’assessore alla polizia municipale il sequestro denota l’attenzione dell’amministrazione comunale per la salute e la sicurezza dei cittadini e per il rispetto delle leggi sul territorio.

[masi – comune montemurlo]

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