MONTEMURLO. Anche quest’anno Montemurlo ha celebrato la festa patronale della Croce e del suo miracoloso ritrovamento, con la tradizionale processione che dalla pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca, ha riportato la preziosa reliquia fino al tabernacolo nei pressi dell’Agna, dove la leggenda vuole che fosse ritrovata, dopo il sacrilego furto, da un contadino della zona.
Nonostante il giorno feriale, sono state centinaia le persone che hanno seguito la cerimonia, che si è conclusa alla chiesa del Sacro Cuore. «È una festa profondamente radicata nella comunità ed è significativa non solo per i credenti, ma per tutti i montemurlesi, perché rappresenta una parte importante della nostra storia e delle nostre più antiche tradizioni, che vogliamo continuare a mantenere vive», ha detto il sindaco Mauro Lorenzini che ha partecipato alla processione accompagnato dal gonfalone comunale e dagli assessori Simone Calamai e Rossella De Masi; era presente anche la consigliera Eva Betti.
Quest’anno alle celebrazioni della Croce ha voluto partecipare anche il presidente del consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, accompagnato dal Consigliere regionale e ex-vice sindaco di Montemurlo, Nicola Ciolini.
«Questo è il 98esimo comune toscano che visito e la scelta della festa della Croce non è casuale, perché ho voluto portare la Regione in un importante momento di incontro e di scambio tra le persone, durante il quale rivivono la storia e le tradizioni locali».
Alla funzione hanno preso parte il vicario generale della Diocesi di Pistoia, monsignor Patrizio Fabbri e i parroci di Montemurlo Don Maurizio e Don Alessandro, che durante la funzione religiosa hanno rivolto una particolare invocazione per il lavoro, per chi è disoccupato, per chi vive la precarietà e per le aziende che vivono un momento di crisi.
[masi – comune montemurlo]