MONTEMURLO. La Festa della Repubblica a Montemurlo ha rappresentato la prima uscita pubblica per il neo eletto sindaco, Simone Calamai, che ha iniziato il proprio discorso celebrativo con un ringraziamento a tutti i cittadini montemurlesi e agli sfidanti in campagna elettorale, sottolineando: « Ringrazio coloro che mi hanno votato e mi hanno affidato questo importante ruolo, e anche coloro che hanno scelto altre formazioni politiche.
Da oggi il mio unico obiettivo sarà quello di perseguire il bene comune e l’interesse della comunità che rappresento, nel rispetto dei principi e dei valori costituzionali, nel segno della crescita e dello sviluppo del territorio».
La cerimonia si è svolta in piazza Donatori di sangue e il sindaco, accompagnato dal comandante della Tenenza dei Carabinieri, Quintino Preite, e dal comandante della Polizia Municipale, Gioni Biagioni, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti.
Tanti i cittadini presenti, insieme alle associazioni d’arma e numerose associazioni di volontariato del territorio. I festeggiamenti sono poi proseguiti in Sala Banti, dove si è svolto il concerto della Filarmonica di Montemurlo Giuseppe Verdi, aperto dall’inno nazionale, che quest’anno, in via eccezionale, è stato dedicato alle arie pucciniane della Turandot.
Si è chiusa anche la mostra La magia di Umberto Brunelleschi e proprio il costumista e scenografo montemurlese nel 1940 realizzò i bozzetti per i costumi dell’opera messa in scena dal Maggio musicale fiorentino.
Come di consuetudine il sindaco Simone Calamai ha voluto però che fossero i neo-maggiorenni i veri protagonisti della festa, ai quali ha donato una copia della Costituzione e li ha esortati dicendo: « Il modo migliore per sviluppare la libertà e i diritti, è la solidarietà. La solidarietà rende concreta l’indicazione che i diritti sono uguali per tutti».
Particolarmente toccante il passaggio del discorso del sindaco Calamai dedicato ai valori più profondi del nostro vivere civile: «Dobbiamo sempre ricordare i valori costituzionali di libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto e tolleranza, valori fondamentali per tutti noi. — ha detto — Se ci dimentichiamo di rispettare la vita umana, di salvare vite perdiamo la nostra umanità e il senso più profondo della vita.
Possiamo dividerci su tutto ma non sul dovere di salvare la vita umana. Salvare per non perdere l’onore dei nostri principi umani più profondi» .
Infine il sindaco ha salutato la platea ricordando le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni disseminate fra le identità».
[masi —comune di montemurlo]