L’amministrazione comunale ha chiesto ad Arpat e Regione Toscana, competenti in materia, di avviare le opportune verifiche sul torrente Bagnolo dov’è stato avvistato il pericoloso crostaceo. L’assessore all’ambiente, Vignoli: «Necessari controlli in tempi brevi. Se venisse confermata la presenza del gambero killer si potrebbero configurare problemi non solo per la biodiversità, ma anche per la stabilità idraulica degli argini»
MONTEMURLO. A seguito delle notizie di un avvistamento nel torrente Bagnolo del gambero della Lousiana, detto “gambero killer” (Procambarus Clarkii), apparse sulla stampa, l’ufficio ambiente del Comune di Montemurlo ha attivato immediatamente gli organi competenti in materia per verificare l’autenticità della segnalazione e rilevare effettivamente la presenza del pericoloso crostaceo nelle acque del torrente.
«Non appena abbiamo visto il video apparso su Tv Prato, abbiamo richiesto l’intervento di Arpat e Regione Toscana, in particolare il settore “Tutela della natura e del mare”, affinché avviino immediate ricognizioni sul torrente Bagnolo per accertare l’effettiva presenza del gambero killer — spiega l’assessore all’ambiente, Alberto Vignoli — La segnalazione del cittadino è stata presa subito in seria considerazione, perché il gambero, oltre a rappresentare una minaccia per l’intero eco-sistema e per la biodiversità presente nella zona, potrebbe costituire un problema per la stabilità idraulica e la tenuta degli argini del torrente».
Il crostaceo, già diffuso in molte zone della Toscana, in particolare nel lago di Massaciuccoli e nel padule di Fucecchio, infatti, è pericoloso perché scava profonde buche nel terreno che possono arrivare fino ad un metro e mezzo di profondità.
«Per tale motivo sono necessari controlli e verifiche in tempi brevi che ci consentano di adottare gli opportuni provvedimenti per preservare l’ambiente e la sicurezza idraulica», conclude Vignoli.
[masi — comune di montemurlo]