montemurlo. GIORNATA DELLA MEMORIA, SI RICORDA MARCELLO MARTINI

Stamani la deposizione di una corona di alloro al cippo commemorativo

Marcello Martini

MONTEMURLO. Nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria oggi Lunedì 27 gennaio ore 11, 45 in località Il Mulino si svolgerà la deposizione di una corona d’alloro al cippo commemorativo in memoria di Marcello Martini. Saranno presenti il sindaco Simone Calamai, la presidente del Consiglio comunale, Federica Palanghi e l’assessore alla memoria Valentina Vespi, nonché le associazioni del territorio. 

«Con il passare del tempo i testimoni della Shoah e della deportazione sono sempre meno — sottolinea l’assessore Vespi – ma attraverso la testimonianza indiretta della figlia di Martini, riusciamo a far rivivere e ridare voce a questo grande uomo che ha dedicato la sua vita alla trasmissione ai giovani dell’orrore nei lager. Inoltre con piacere presentiamo il podcast Ribelli che affronta i temi della memoria in maniera innovativa».

Il cippo dedicato a Marcello Martini

Il cippo ricorda il luogo, nei pressi di Villa Bassa al Mulino, dove il 9 giugno 1944 Marcello Martini fu catturato dai nazifascisti, due giorni dopo l’arresto dell’intero gruppo partigiano di Radio Cora. Fu portato a Firenze a Villa Triste, in via Bolognese dove la milizia fascista interrogava e spesso torturava i prigionieri, poi a Mauthausen in Austria e da lì nei sottocampi di WienerNeustadt e Hinterbruhl. Il 1° aprile 1945 dovette affrontare un’estenuante “marcia della morte”, al termine della quale giunse di nuovo a Mauthausen, dove fu liberato il 5 maggio 1945.

Lo scorso anno la storia di Marcello è diventata un fumetto, “Marcello Martini, la marcia della memoria” che è stato distribuito ai ragazzi delle scuole del territorio. Un racconto per immagini, voluto dal Comune e curato da Antonio Colacino, disegni, e Federico Santoro, che ha scritto soggetto e sceneggiatura.

«Mio padre, quando si rivolgeva ai giovani e raccontava loro la sua storia, era solito ripetere queste parole:”Io voglio cancellare dal vocabolario tre parole: odio, violenza, vendetta”», dice Alessandra Martini.

[masi —comune di montemurlo]

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento