MONTEMURLO. Una lezione di educazione alla legalità fatta da chi la mafia la conosce in prima persona per aver vissuto in Sicilia e per averla combattuta da “servitore” dello Stato e delle istituzioni. Carlo Colmone, vice prefetto di Prato, ha incontrato questa mattina gli studenti di terza, quarta e quinta del liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Oste.
Una platea attenta e interessata di giovani che, partendo dalla lettura del romanzo di Colmone “Zagara scarlatta” (Pacini editore), ha “interrogato” il vice prefetto sulla mafia come fenomeno sociale e culturale e sulle strategie per combatterla.
“Ho scritto questo libro perché penso di conoscere bene i meccanismi e le strategie della mafia e desidero farli conoscerli ai giovani per renderli più consapevoli – ha detto il vice-prefetto Colmone –. La mafia continua ad esistere ed è cambiata molto negli ultimi anni, ma per sconfiggerla è necessaria una rivoluzione culturale che deve mettere al centro la persona come cittadino”.
All’incontro erano presenti anche il preside Tiziano Pierucci, i rappresentanti d’istituto degli studenti Diletta De Felice e Diego Masiani e il sindaco del Comune di Montemurlo che ha sottolineato l’importanza di questi momenti di incontro e scambio che « si inseriscono nei nostri percorsi di educazione alla legalità».
“Bisogna motivare i giovani alla speranza, purtroppo sono molto disillusi soprattutto verso le istituzioni, ma è importante che capiscano che non si può rinunciare ai diritti di cittadinanza e che un lieto fine è sempre possibile”, hanno sottolineato le insegnanti di religione Michela Cinquilli ed Elisabetta Sgambato promotrici dell’incontro.
[masi – comune montemurlo]